di
Alessandra Profilio
02-12-2011
Oriolo Romano, comune italiano di quasi 3.781 abitanti della provincia di Viterbo , ha aderito alla strategia Rifiuti Zero ideata dal Prof. Paul Connet, dell’Università St Lawrence dello stato di New York, e già adottata da altri comuni italiani. La delibera prospetta il compimento del progetto entro il 2020.
C'è chi propone di bruciare la monnezza e far intervenire l'esercito e chi decide invece di non produrre più rifiuti.
Mentre il ministro dell'Ambiente Corrado Clini dichiara che la soluzione migliore per l'emergenza rifiuti a Napoli consisterebbe in un nuovo inceneritore e nel possibile intervento dell'esercito, Oriolo Romano, comune italiano di quasi 3.781 abitanti della provincia di Viterbo, ha aderito alla Stategia Rifiuti Zero. Il 26 novembre scorso, infatti, il Consiglio Comunale ha approvato all'unanimità l'adesione alla Strategia Rifiuti Zero, ideata dal Prof. Paul Connet, dell’Università St Lawrence dello stato di New York.
La delibera, che prospetta il compimento della strategia entro il 2020, prevede nello specifico:
- il raggiungimento dell’80% di differenziata nel 2013 e dell’85% nel 2016;
- il completamento del passaggio alla tariffa puntuale;
- la possibilità di realizzare all'interno del territorio comunale un impianto di compostaggio;
- l’assunzione di tutte le azioni atte a ridurre gli sprechi;
- l’istituzione di un centro comunale per la riparazione e il riuso degli oggetti;
- il privilegiamento di impianti a freddo per il trattamento della frazione residua allo scopo di recuperare tutti i materiali trattabili.
La delibera prevede inoltre la creazione di un “Osservatorio Rifiuti Zero” per il monitoraggio dell’evoluzione dei flussi in uscita suggerendo soluzioni per la minimizzazione del residuo, tenendo aggiornata l’Amministrazione sulle iniziative locali e nazionali e sull’evoluzione della legislazione del settore e coinvolgendo la cittadinanza nella prosecuzione del percorso.
La strategia ideata da Paul Connet funziona, e non soltanto nei piccoli centri: negli Stati Uniti il metodo è stato infatti applicato con successo in alcune delle maggiori città, tra le quali San Francisco. Simili esperimenti sono stati fatti anche in Canada e Nuova Zelanda.
In Italia nel 2007 il Comune di Capannori ha adottato la delibera Rifiuti Zero diventando così il primo comune italiano ad adottare la strategia. Dopo Capannori altri Comuni italiani, sparsi dal nord al sud del Paese, hanno adottato la strategia Rifiuti Zero. Tra questi: Monsano (AN), Colorno (PR), Monte San Pietro (BO), Corchiano (VT), Aviano (PN), Seravezza (LU) e Giffoni Sei Casali (SA).
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