I documenti pare siano stati fatti trapelare dallo studio legale Mossack Fonseca, ma con sedi a Miami, Hong Kong, Zurigo e 35 altre località. Documenti, stando alla ricostruzione dell’Ansa, che sarebbero stati passati al giornale tedesco Suddeutsche Zeitung e da questo condivisi poi con un pool di reporter investigativi di vari media internazionali fra cui i britannici Guardian e Bbc. Per l'Italia l'esclusiva era dell’Espresso.
L'Espresso evoca Montezemolo, l'imprenditore Giuseppe Donaldo Nicosia, latitante e coinvolto in un'inchiesta per truffa con Marcello dell'Utri, l'ex pilota di Formula 1 Jarno Trulli oltre a Ubi e Unicredit; Haaretz cita alcuni dei più ricchi e influenti uomini d'affari di Israele.
Secondo le carte esaminate dall’ICIJ, sarebbero coinvolte anche società che porterebbero a 33 sigle o soggetti inseriti nella lista nera degli Stati Uniti per connessioni con i signori della droga messicani, con organizzazioni definite terroristiche come gli Hezbollah sciiti libanesi e con Stati come Corea del Nord o Iran.
Le autorità fiscali di molti dei paesi citati pare si stiano attrezzando per richiedere i documenti e iniziare quindi le dovute verifiche.
La BBC riporta parenti e persone vicine al presidente siriano Bashar Al Assad, ma anche il defunto Muammar Gheddafi e l'ex presidente egiziano Hosni Mubarak.
QUI gli articoli del GUARDIAN.
Haaretz, oltre a soffermarsi su businessman e personaggi pubblici israeliani, cita ad esempio aziende che secondo le carte dello scandalo farebbero riferimento ai capi di governo di Islanda e Pakistan.
Su Repubblica Montezemolo smentisce e dice: «Non ho conti all'estero». Ramon Fonseca: "È un attacco al nostro Paese". Tra le smentite anche quelle di Messi, Platini, Trulli e Almodovar. Il Cremlino: "Manovra contro Putin". Repubblica ha anche registrato un audio di Fonseca dove dice di essere stato hackerato e che non si tratta di suoi clienti.
Ecco le vittime dell’offshore
QUI grafici e statistiche sulle operazioni offshore, le aziende e le banche
QUI il team di giornalisti che ha condotto l’indagine
QUI nomi e ruoli dei leader delle nazioni coinvolti e i loro familiari
Poi la voce provocatoria del giornalista Giulietto Chiesa, attraverso PandoraTV:
«A che servirebbe questa superbomba - dice - questa “soffiata” mondiale? Se guardiamo bene tra i nomi fino ad ora usciti, non c’è neanche un miliardario americano. I padroni del mondo non ci sono. Vedremo spulciando negli oltre 11 milioni di files, se troviamo un Rotschild o un Rockfeller. O anche solo un Soros.
Invece chi c’è? Indovina. C’è Putin. Anzi, non c’è. Ci sono i suoi “amici”. Ma la foto di Putin campeggia sulle prime pagine di tutti i giornali. A cominciare da Repubblica. E allora ci viene un sospetto: Che le strane scoperte di questo Consorzio internazionale del Giornalismo Investigativo siano state cucinate come l’ennesima occasione per alimentare la russofobia e la Putinfobia».
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