di
Alessandra Profilio
15-01-2013
Un risparmio di 35 milioni di euro l'anno e l'abbassamento dell'8% della bolletta dell'acqua. L'esempio di Parigi dimostra che passare ad una gestione totalmente pubblica dell'acqua conviene.
27 milioni. Sono i cittadini che recandosi alle urne nel giugno del 2011 si sono espressi per una gestione dell'acqua pubblica e fuori dalle logiche del mercato. E mentre nel nostro Paese la volontà espressa dagli italiani con il voto referendario continua ad essere ignorata dal Governo, l'esempio di Parigi dimostra che passare ad una gestione totalmente pubblica dell'acqua conviene.
Dal 1 gennaio 2010 nella capitale francese l'ente di diritto pubblico Eau de Paris ha rilevato dalle due multinazionali Veolià e Suez la gestione della rete idrica di Parigi. Il risultato è stato un risparmio di 35 milioni di euro l'anno e l'abbassamento dell'8% della bolletta dell'acqua.
Tale risultato è la diretta conseguenza della ripubblicizzazione del servizio idrico integrato e della gestione in house da parte della società Eau de Paris, in carica della produzione, della distribuzione e della fatturazione.
A Parigi la ripubblicizzazione del servizio idrico è stata accompagnata da un alto livello di investimenti, da una gestione rinforzata del patrimonio, da una politica di preservazione della risorsa acqua e da una qualità di servizio migliorata. A ciò si aggiungono misure sociali mirate per coloro che hanno un reddito basso.
Come ha spiegato Anne Le Strat, presidente di Eau de Paris, la ricetta è questa: risparmiare assumendo la gestione diretta di tutti i servizi, dalla captazione fino alla fatturazione ; eliminare l'obbligo di remunerare gli azionisti, fattore tipico delle società di diritto privato, godendo in più di vantaggi fiscali legati agli enti pubblici.
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