I partiti sono davvero la rovina dell'Italia?

“Oltre l’80% degli italiani votanti, voterà per dei partiti che hanno e hanno avuto al loro interno: delinquenti naturali, coinvolti in continui scandali e ruberie, al servizio delle banche che ci affamano e distruttori dell’ambiente. E non si può certo dire che gli Italiani sono all’oscuro di tutto ciò”. Allora, si domanda Paolo Ermani, è davvero tutta colpa dei partiti?

I partiti sono davvero la rovina dell'Italia?
In Italia il primo sport nazionale è il lamento, il secondo è dare sempre la colpa ad altri, il terzo è probabilmente il calcio. Quando si parla di politica i partiti diventano il bersaglio preferito. Non ho nulla da eccepire in merito, i partiti sono certamente responsabili dello sfacelo ma i partiti hanno potere perché qualcuno li vota e infatti come succede per tutto il resto, non c’è banchiere senza correntista, non c’è petroliere senza automobilista e, così, non c’è partito senza votante. A giudicare dalle invettive e dal solito “sono tutti ladri” che si sentono dire ovunque e da chiunque, ci si aspetterebbe che i partiti siano scomparsi e non li voti più nessuno. Invece 'stranamente' uno degli ultimi sondaggi ci diceva indicativamente che Il Pd e Sel erano al 38%, Monti al 16%, Berlusconi e la Lega al 25%, Ingroia al 4% e in totale siamo oltre l’80%. Ora analizziamo per sommi capi i vari partiti: il Pd si barcamena con scandali vari, l’ultimo quello del Monte dei Paschi di Siena di dimensioni spaventosamente grandi. È fautore indefesso di cementificazione e opere devastanti come Tav e inceneritori. Fino a poco prima del referendum era favorevole al nucleare. Nella sua fede nel progresso inteso come distruzione del pianeta è se possibile anche più furioso dei cosiddetti conservatori. Sel professa la stessa fede negli inceneritori e finché era vivo, anche nei confronti di quel sant’uomo che era don Verzè, persona di cristallina onestà. Sel si è legata a doppio filo al PD che a sua volta si legherà a Monti, quindi per la proprietà transitiva Sel appoggerà (non si sa bene con quale faccia) un eventuale governo a cui parteciperà un ultra liberista cattolico con i suoi "amichetti" Casini e Fini. Monti è quello che lavora per la BCE e quindi pur di favorire le banche ridurrebbe paesi interi a fame e disperazione senza scrupolo alcuno e difatti nell’opinione comune è colui che ci sta portando appunto alla fame. Appoggiano il maggiordomo della BCE, Casini e Fini con tutti i loro scandali e che fino a ieri hanno amoreggiato con Berlusconi per anni. Berlusconi: l’uomo che il tribunale di Milano ha decretato come delinquente naturale, con processi di ogni tipo, orge, scandali di tutte le varietà, offese alle donne, spreco di soldi infinito, deriso da mezzo mondo, un soggetto per cui ci vergogneremo per i decenni a venire, così pietosamente ridicolo al cui confronto Ugo Fantozzi è un genio. La Lega forse fra tutti paradossalmente è quella che fa la figura peggiore perché in questi anni ha strillato di più contro Roma ladrona e i politici ladri. La Lega era così onesta che si è alleata con il delinquente naturale ma soprattutto si è alleata per anni con gli (ex?) fascisti e qui sta la cosa più inaudita perché pur di avere potere si è unita con il partito che più di tutti tiene alla nazione come unica e indivisibile. La Lega per la secessione e gli ex fascisti nazionalisti, incredibile, solo noi italiani possiamo cose simili. Pochissimi in tutto questo tempo hanno fatto notare questa schizofrenia che rende bene in quali mani ci siamo affidati. Comunque sia, i leghisti "duri e puri" sono stati scoperti che rubavano come e più di tutti con scene e storie di raro squallore umano. Fossi un leghista per la vergogna emigrerei direttamente in Africa a lavorare per qualche padrone rigorosamente nero. Il partito di Ingroia è una strana accozzaglia di gente di destra e sinistra, creato artificialmente per fare rientrare in parlamento capi di partito e politici caduti in disgrazia. Spicca su tutti Di Pietro, tristemente famoso perché bloccò una commissione di inchiesta sulla macelleria al G8 di Genova. Sulle grandi opere è sempre stato ambiguo e ha ospitato personaggi nel suo partito che forse aveva trovato in qualche circo equestre. Quali fossero i valori di cui parlava il nome del suo partito, ancora è da capire, forse quelli relativi ai soldi che i suoi si sono intascati. Peccato che in questa ennesima trappola dei politici costruita ad arte dal partito di Ingroia, ci siano cascate anche persone di sicura buona fede e onestà provenienti dalla cosiddetta società civile. Nell’ordine quindi oltre l’80% degli italiani votanti, voterà per dei partiti che hanno e hanno avuto al loro interno: delinquenti naturali, coinvolti in continui scandali e ruberie, al servizio delle banche che ci affamano e distruttori dell’ambiente. E non si può certo dire che gli Italiani sono all’oscuro di tutto ciò perché per quanto i media possano celare le cose, gli scandali sono così grandi e non passa giorno che ci sia qualcuno coinvolto, che è impossibile non esserne al corrente. Ma non basta, questi accadimenti si ripetono uguali a se stessi da anni e anni. Dopo tangentopoli si pensava che ci fosse la redenzione assoluta, invece se possibile la situazione è degenerata ulteriormente e si sono continuati a votare i peggiori, cioè praticamente tutti. Quindi a questo punto sorge spontanea una semplice domanda: il problema sono i partiti stessi o chi li vota? Come si fa a votare ancora per questa gente dopo che ci ha dimostrato in tutti i modi di farsi solo gli affari propri e non tenere in nessun conto né gli italiani, né tanto meno l’ambiente dove gli italiani vivono? Ma non sarà che sono proprio gli Italiani il vero problema e che tutta questa gente in fondo corrisponde a quello che gli italiani sono e vogliono? Di fronte a scandali così enormi, ruberie reiterate mille e mille volte alla luce del sole, se fossimo davvero alla fame ci sarebbero assalti alla Bastiglia ripetuti, ghigliottine e guerra civile nelle strade, invece - stranamente - niente di tutto questo accade. Sarà perché siamo pacifici? No, semplicemente siamo opportunisti e continuiamo imperterriti a votare coloro che ci rappresentano in tutto e per tutto, perché troppe persone nel proprio piccolo si comportano esattamente come i politici che votano. E se ciò non fosse così, di sicuro ci sarebbe una situazione molto migliore in Italia ma nel nostro paese non funziona praticamente nulla e molti, troppi, pensano solo ed esclusivamente al proprio tornaconto personale e questa non può essere colpa dei partiti. Per questi vari motivi ritengo che il vero cambiamento da costruire è quello culturale, perché solo cambiando dalle fondamenta l’atteggiamento opportunista e menefreghista vedremo questi personaggi politici con pena e disgusto e di certo né li voteremo, né gli daremo appoggio alcuno.

Commenti

sono pienamente daccordo su tutto tranne che per il fattore matematico al 100% dei votanti ci sarebbe da togliere la percentuale dei non votanti (anche se qui si potrebbe dire che chi non vota vota tutti)ma poi ci sarebbe la percentuale di chi vota il movimento cinque stelle che sara' sicuramente molto superiore al venti per cento quindi quel'ottanta per cento e' un po' sovrastimato comunque un buon articolo
maurizio, 20-02-2013 04:20
Difatti ho specificato apposta l'80% dei votanti e non degli aventi diritto, così come ho calcolato proprio una percentuale intorno al 15% per il Movimento 5 stelle che era la percentuale che negli ultimi sondaggi diffusi gli veniva accreditata.
Paolo Ermani, 21-02-2013 10:21
Sono anch'io daccordo sul fatto che i partiti sono una forma di democrazia superata e che sicuramente il nuovo arriva dal " Movimento 5 Stelle" l'unico movimento politico di democrazia partecipata. Sperare in un cambiamento culturale dal basso....ritengo sia molto improbabile che avvenga in tempo utile prima del collasso ecologico, anche perchè la coscienza delle masse è molto ben imbrigliata da concetti di prosperita' fuorviati dalla realta' Lino
Lino, 21-02-2013 11:21
Forse su alcuni ci vai giù troppo pesante (ricorda: ogni insulto a loro toglie credibilità a chi lo dice e non a chi lo riceve. Poi per questi è facile dire che siamo i soliti delinquenti, tanta è la faccia tosta che hanno). Però il ragionamento non fa una piega: tutti a trenino dietro a Monti e alle sue banche, al suo debito pubblico che deve essere restituito alle banche stesse e via dicendo. Una vera dittatura dell'economia, sostenuta persino da quelli che diec'anni fa erano al G8 colla bandiera multicolore (e li hanno pure malmenati). Tutto questo è nato proprio dieci-dodici anni fa, quando le porte per diversi futuri erano aperte. Hanno vinto i soliti capoccia, ormai talmente ben impratichiti e potenti da riuscire a determinare la riuscita o il fallimento di economie su scala nazionale, tramite prestito di soldi "virtuali" perchè non più legati ad alcun metallo prezioso.
Marco, 22-02-2013 09:22
Paolo, leggo sempre con interesse le tue note che condivido... in parte. In questo pezzo credo che l'eccesso di semplificazione abbia snaturato il risultato. E' vero che i politici sono lì perchè hanno preso voti, ed è vero che spesso la superficialità, l'ipocrisia e l'egoismo prevalgono, tuttavia in tutte le realtà ci sono persone che non ci stanno a tutto questo e continuano testardamente a credere e lavorare con altri principi. Dobbiamo trovarle e valorizzarle, dobbiamo dargli spazio e difenderle, dobbiamo farle sentire parte di una nuova "comunità di pensiero". E' dalle macerie (morali) che si possono ricostruire nuove città. Un caro saluto.
Luca Bartolucci, 22-02-2013 11:22

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