di
Paolo Ermani
17-04-2012
Vegan Riot e Il Cambiamento/Paea hanno organizzato per Pasqua un evento in Umbria, presso il Centro di didattica ambientale Panta Rei. Qui Alessandra Pezzuolo e Paolo Petralia hanno dato vita ad una due giorni di cucina vegan. Una gioia per i palati dei commensali e anche per le vite risparmiate ad altre specie.
A Pasqua è stata organizzata da Vegan Riot e Il Cambiamento/Paea una due giorni vegan in Umbria, all'interno del Centro di didattica ambientale Panta Rei, nei pressi del lago Trasimeno, in una cornice naturale di rara bellezza. È stato scelto questo luogo per il suo lavoro sulle tematiche ambientali e per la sperimentazione che ha attivato da anni su materiali naturali da costruzioni come la terra cruda, la paglia e le energie rinnovabili.
La spiegazione e visita guidata del Centro da parte di Sanni e Dino, responsabili della struttura, è stata ricca di spunti, informazioni, storia e anche tanta saggezza e lungimiranza riposte in un progetto che ha molto da insegnare a grandi e piccoli.
In questo contesto il collaudato duo Alessandra Pezzuolo e Paolo Petralia di Vegan Riot hanno dato vita ad una due giorni di cucina vegan che ha fatto la gioia dei palati dei commensali e anche di agnelli e simili risparmiati. Dallo chef Paolo, ormai una 'star della cucina alternativa' italiana, venivano preparati piatti ricercati e fantasiosi, saporiti e nutrienti, di derivazione biologica con varie portate per ogni pasto. Colazioni ricche e diversificate degne di un hotel a 5 stelle, anzi meglio, dato che ben poco era preconfezionato e tanto invece era fatto a mano, come le ottime crostate e i dolci sfornati dalla creatività di Alessandra.
I corsisti hanno dimostrato di apprezzare molto la cucina e non sono mancati applausi a scena aperta ai due creativi del Vegan. Il programma prevedeva inoltre un corso di cucina e l’approfondimento delle tematiche connesse ad alimentazione, energia e ambiente, entrambi aspetti che sono stati seguiti con molto interesse dai partecipanti.
La numerosa partecipazione delle persone alla due giorni primaverile ci fa ben sperare per un futuro di sempre maggiore diffusione di una alimentazione che apporti benefici all’ambiente, alle persone e sia rispettosa degli altri animali.
Chi poi crede che 'vegan' significhi mangiare poco e male, dovrebbe interpellare i commensali intervenuti, che a termine di ogni pasto (dal quale non avanzavano che poche briciole) erano assai soddisfatti e satolli.
Alla fine, grandi complimenti e ringraziamenti e l’auspicio dei partecipanti di organizzare presto ancora un evento simile.
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