Un'altra versione di pasta al pomodoro

Un classico della cucina mediterranea rivisto in 'salsa' vegan. Questa settimana vi proponiamo la ricetta della pasta al pomodoro.

Un'altra versione di pasta al pomodoro
Tempo necessario: 50 minuti Ingredienti per 2 persone 350 g di pomodori
130 g di farina di grano duro
70 g di farina di kamut
1 piccola carota
½ cipolla
1 piccolo gambo di sedano
1 cucchiaino di concentrato di pomodoro
2 cucchiai colmi di arrowroot
2 rametti di timo
1 rametto di maggiorana
1 rametto di origano
Vino bianco
Pepe nero
Sale marino
Olio extravergine di oliva
Usate pomodori diversi, tra pachino, datterini, camoni, sanmarzano; se 350 grammi sembrano troppi, in realtà una volta cotto il tutto non avanzerà niente dalla preparazione. Mettete sul fuoco una pentola con acqua; al primo bollore tuffate per 2-3 minuti i pomodori leggermente incisi con un coltellino seghettato. Scolate e spellateli appena è possibile maneggiarli. Tritate finemente la carota pulita, il sedano privato dei filamenti e la mezza cipolla. Soffriggete le verdure per qualche minuto in un tegame, sfumate con il vino bianco, quindi unite i pomodori spezzettati e schiacciati con una forchetta. Mescolate, salate, aggiungete il concentrato e coprite; lasciate andare a fuoco medio per una quindicina di minuti, mescolando ogni tanto. Trasferite il sugo nel mixer e frullate il tutto. Passate quindi il risultato nel passaverdure per evitare semi e quant’altro. Mescolate per benino a mezzo bicchiere di sugo i due cucchiai di arrowroot; unite quindi questo composto al rimanente sugo e lasciate addensare sul fuoco per qualche minuto; spegnete quando la consistenza del sugo sarà spessa e corposa come una marmellata di fichi. Trasferite il sugo in altro contenitore e lasciate raffreddare. Se ne avete il tempo, una volta a temperatura ambiente, mettetelo brevemente in frigorifero. Nel frattempo mescolate le due farine assieme a 100 ml di acqua ed un filo d’olio. Impastate vigorosamente fino ad ottenere il solito panetto che lascerete in frigo per qualche tempo se il medesimo non è tiranno. Passate la pasta nei rulli dell’apposita macchina fino ad ottenere uno spessore medio-sottile. Ritagliate i ravioli mettendo come ripieno un cucchiaino di pomodori rappresi/sugo di pomodoro condensato, come lo volete chiamare. Sigillate per bene ogni raviolo; ovviamente in fase di cottura non dovrà uscire niente. Sempre disponendo di tempo lasciate seccare al sole ambo i lati dei ravioli per un quarto d’ora (siamo in estate e magari si può anche fare…); ciò rafforzerà i nostri ravioli. Mentre cuocerete i ravioli nell’acqua precedentemente usata per sbollentare i pomodori, salata, scaldate in una padella capiente abbondante olio di oliva assieme a tutte le erbette, rigorosamente fresche. Non friggetele, mi raccomando. Unite un mestolo d’acqua di cottura, scolate con un mestolo forato i ravioli, pochi per volta e terminate la cottura per qualche minuto in padella, unendo un pizzico di pepe mero. Al posto dell’arrowroot, probabilmente di non facile reperibilità, si può certamente usare un amido di mais, magari continuando la cottura per qualche minuto in più.

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