La nostra civiltà, che riteniamo superiore ai predoni del deserto che sono oggi i nuovi mostri da combattere (domani ne inventeranno/costruiranno altri e dopodomani altri ancora; vi ricordate Orwell di 1984 dove in nemici di oggi sono gli amici di domani e così via?), è la civiltà in cui milioni di persone si fanno manipolare da un gioco assurdo e guidare come pecore seguendo i loro cellulari per catturare mostriciattoli virtuali. Scene al di là dell’incredibile dove persone adulte di tutte le razze, non bambini di 4 anni, pilotati dai loro cellulari creano incidenti, vanno a sbattere, si muovono a sciami all’inseguimento di questi animaletti dai nomi improbabili. E noi dovremmo salvare, difendere una civiltà che produce queste persone? Dovremmo capire, fare dei distinguo, non giudicare, accettare tutto ciò come se fosse assolutamente normale? Una civiltà che spende soldi a palate per comprare questi aggeggi elettronici e li cambia ad ogni nuovo modello che esce sul mercato e poi afferma che chi viene qui spinto da guerre e fame affrontando pericoli da gironi danteschi, deve andarsene a casa sua? Casa che nella maggior parte dei casi non ha più.
Una civiltà che è dedita al consumismo più sfrenato e dove le giovani generazioni non hanno solo i Pokemon a fargli compagnia, ma anche videogiochi di una violenza oltre ogni più brutale immaginazione. Poi ci si stupisce se ogni tanto qualche ragazzo entra in aula sparando con il mitra, quando lo fa tutti i giorni per ore virtualmente. Una civiltà che tratta tutti quelli diversi da lei come inferiori e poi grida allo scandalo se qualcuno fa la stessa cosa con noi.
Ma non saranno le bombe a sconfiggere i predoni, bastano i Pokemon, basta un supermercato dell’elettronica, bastano le veline, così come in passato è bastata la televisione a colori per tutti quelli che gridavano nelle piazze di “rivoluzioni e soli dell’avvenire” e poi si sono ritrovati a cantare assieme “Meno male che Silvio c’è” o a urlare “Roma ladrona!” e “Fuori gli immigrati!”. Gente convintissima e arrabbiatissima, che prima glorificava il proletariato e poi è finita a fare il regista per il Maurizio Costanzo Show. Sono paralleli arditi? Guardate che fine ha fatto l’eroico Vietnam, dove gli americani se ne sono andati da invasori dopo aver seminato ovunque devastazione e dove sono ritornati da benefattori commerciali. Qualsiasi civiltà, religione, credo, fede, ideale è spazzato via dal culto del denaro, dal consumismo, dall’edonismo. Date un cellulare, una televisione a tutti e in più o meno breve tempo saranno nelle mani del dio denaro e del mercato.
La Merkel è quella che ha capito meglio la faccenda e difende a spada tratta gli immigrati che si riversano in Germania, sa bene che più persone aderiscono alla religione del soldo e del consumo e più la vittoria sarà certa. C’è più bisogno di eserciti di consumatori piuttosto che di soldati e visto che noi occidentali abbiamo già tutto, urgono nuovi soggetti affamati di acquisti per risollevare PIL nazionali moribondi.
Che i nostri siano nemici costruiti ad arte a tavolino, armati e foraggiati più o meno indirettamente da noi e dai nostri alleati in qualità di nemico perfetto o siano qualsiasi altra cosa, di certo non possiamo insegnare niente a nessuno finchè non saremo in grado di opporre valori e intelligenza a chi usa violenza. Che poi è la stessa violenza con cui la nostra civiltà superiore si è costituita massacrando ogni tipo di popolazione indigena e continua a spargere lutti in tutto il mondo ancora oggi facendo morti di serie Zeta (perché nessuno ne parla) a migliaia. E tutto ciò mentre sciami di persone seguono animaletti strani sui loro schermi, fino al prossimo gioco in cui intrattenersi e intanto la loro vita vola via ben poco virtualmente e molto concretamente. Almeno una volta nelle strade ci si riuniva per testimoniare un ideale, per lottare a difesa dei diritti, ora si inseguono i Pokemon…..
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