di
Alessandra Profilio
14-11-2011
In assenza di cambiamenti drastici nelle politiche energetiche, entro il 2035 l'energia sarà più costosa ed inquinante, mentre la soglia di sicurezza della temperatura del globo verrà superata, con un aumento di 3,5 gradi centigradi. A lanciare l'allarme è l'Agenzia Internazionale dell'Energia nel suo World Energy Outlook 2011.
In assenza di cambiamenti drastici nelle politiche energetiche, entro il 2035 l'energia sarà più costosa ed inquinante, mentre la soglia di sicurezza della temperatura del globo verrà superata, con un aumento di 3,5 gradi centigradi. Nei prossimi anni il mondo potrebbe dunque ritrovarsi in un sistema “insicuro, inefficiente e ad alto tenore di carbonio”.
A lanciare l'allarme è l'Agenzia Internazionale dell'Energia (Iea) che, nel suo World Energy Outlook 2011 delinea i possibili scenari energetici dei prossimi vent'anni e invita i governi ad agire prima che sia troppo tardi.
Come ha dichiarato Maria van der Hoeven, direttore esecutivo dell'Agenzia, “sviluppo, benessere e incremento della popolazione spingeranno inevitabilmente verso l'alto il fabbisogno di energia nei prossimi decenni e non possiamo continuare a fare affidamento su usi di energia insicuri e non sostenibili per l' ambiente”. Ecco perché, ha aggiunto, “i governi devono introdurre misure più incisive per investimenti in tecnologie efficienti e a basso consumo di carbonio”.
Secondo le stime dell'Iea, tra il 2010 ed il 2035 la domanda di energia primaria è destinata ad aumentare di un terzo. La Cina si conferma il maggior consumatore di energia del mondo. Nello stesso periodo l'uso del carbone, che negli ultimi 10 anni ha risposto a quasi la metà della crescita di domanda energetica, aumenterà al 65%.
La quota di combustibili fossili nel consumo di energia primaria scenderà dall'attuale 81% al 75%, mentre le energie rinnovabili aumenteranno dal 13% di oggi al 18% del 2035. La crescita delle rinnovabili, ricorda l'Iea, dipende da sovvenzioni che dovrebbero crescere dai 64 miliardi di dollari del 2010 (a fronte però di 409 miliardi di dollari di sussidi per i combustibili fossili) ai 250 miliardi del 2035. Tali finanziamenti tuttavia non possono essere dati per scontati in un'epoca di 'austerità' fiscale.
Secondo il rapporto è destinato a rimanere alto il prezzo del petrolio che toccherà i 120 dollari al barile nel 2035. L'Agenzia stima inoltre che di qui al 2035 la produzione elettrica da energia nucleare aumenterà del 70%, ma sottolinea che dopo l'incidente di Fukushima questa tendenza appare incerta.
Per quanto riguarda il clima il rapporto dell'Agenzia stima che se entro il 2017 non verranno prese misure planetarie per il contenimento delle emissioni, la soglia di sicurezza della temperatura del globo verrà superata.
In riferimento al rapporto dell'Iea, il WWF ha affermato che l'Agenzia Internazionale dell'Energia propone uno scenario poco ambizioso. “Secondo il nostro Energy Report le energie rinnovabili potrebbero coprire il 100% del fabbisogno energetico, entro il 2050”, spiega Mariagrazia Midulla, responsabile Policy clima ed energia del Wwf Italia.
“Le economie emergenti – continua Midulla - produrranno tre miliardi di nuovi consumatori. Se questi usassero combustibili fossili ai ritmi in cui li utilizziamo oggi i prezzi del petrolio, così come le emissioni di CO2, avrebbero un picco mai visto”.