Prendere il coraggio e andare... Nella settimana del "calciomercato" dei parlamentari, del centro di Roma messo a fuoco, della neve e del freddo glaciale, viene proprio la voglia di andare. Ma andare dove? Fazio e Saviano dicevano "vado perché", "resto perché".
Oggi voglio provare a farlo io questo gioco.
Vado perché qualcuno ha ancora il coraggio di dichiarare che un inceneritore inquina meno di un caminetto.
Resto perché qualcuno ha la forza e la determinazione per dimostrare l'assurdità di queste affermazioni.
Vado perché il centro di Roma è stato messo a ferro e fuoco da teppisti, infiltrati, non infiltrati, black blok o block black.
Resto perché ci sono migliaia di studenti che stanno portando avanti una lotta seria e pacifica, lontana dai riflettori e dagli echi mediatici.
Resto perché esiste un'altra italia. Resto perché questa italia è fatta di studenti, ma non solo. Anche di amministrazioni virtuose che formano una vera e propria "anticasta" e che portano avanti politiche sensate e costruttive.
Vado perché dalla Sicilia allo Stelvio, stanno mettendo a rischio le zone protette, riducendole o smembrandole.
Resto perché in tutto il territorio si stanno avviando iniziative di "transizione" e dopo la puntata di report di domenica scorsa la rete è in fibrillazione alla ricerca di un modo diverso di vivere e relazionarsi.
Vado perché Veronesi ha affermato che dormirebbe con le scorie nucleari.
Resto perché il TAR del Lazio ha bocciato l'inceneritore di Albano.
Ma forse... Forse non devo né andare via dall'Italia né restare in questo paese. Forse devo ascoltare il consiglio di Simone Perotti, prendere il coraggio e andare a realizzare i miei sogni, andare a costruire il mondo che vorrei, essere quel cambiamento che vado predicando.
Forse dovremmo farlo tutti, quindi ora ti saluto, vado e resto. A presto!
Daniel Tarozzi
p.s. sono felice di poterti segnalare l'apertura di una nuova rubrica, a cura del dottor Francesco Saverio Buccieri, intitolata Voglia di stare bene. Dagli un'occhiata!
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