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Sta per nascere il primo documentario sulla decrescita:Presi per il PIL, un lavoro che parte dal basso e tramite il quale si cercherà di documentare esperienze virtuose in Italia. Un Paese che, nonostante tutto, riesce ancora a stupire per la semplicità creativa di molti suoi cittadini che, stanchi di stare ai giochi prestabiliti da politici, economisti e pubblicitari, hanno deciso di emanciparsi da un sistema basato completamente sulla crescita illimitata dei consumi, dell’economia… e del PIL.
Il dogma del PIL domina in modo assoluto sui media, in politica, nell’opinione pubblica. Sviluppo uguale crescita. E la crescita non può che essere l’aumento del Prodotto Interno Lordo. Ma sono in tanti a non essere d’accordo. Non solo economisti, studiosi e opinion-maker, ma tante persone comuni che tentano nella loro vita quotidiana di liberarsi da questo assunto ideologico, adottando pratiche alternative. Persone che hanno deciso di vivere senza più inseguire il mito della crescita infinita imposto dal sistema.
Persone che hanno scelto, ognuno nel suo ambito e a modo suo, di mettere in pratica nel quotidiano la teoria della decrescita. Ora un film vuole raccontare queste storie: Presi per il PIL, un viaggio lungo l’Italia alla scoperta di queste meravigliose realtà.
Il documentario nasce dall’esigenza di un gruppo di film-maker, ricercatori sociali e giornalisti di un’informazione più diretta, fruibile nel linguaggio, esauriente e libera sul mito del PIL e sulla decrescita. Questa sarà la prima di una serie di iniziative volte alla comunicazione di massa di processi e fenomeni apparentemente complessi, ma estremamente importanti per far progredire la nostra società verso la vera sostenibilità ambientale, sociale ed economica.
L’idea di base è quella di affrontare tematiche importanti di natura politica, economica e sociale sfruttando la comunicazione audiovisiva per tradurre dei messaggi complessi in una dialettica semplice ed intuitiva, affinché queste tematiche raggiungano il maggior numero possibile di persone (invece di restare limitate alla solita cerchia del cosiddetto 'ceto medio riflessivo').
Nel mondo contemporaneo, prescindere da tale forma di comunicazione significa precludersi la possibilità di promuovere cambiamenti sociali dal basso e coinvolgere persone che potrebbero essere facilmente raggiunte, ma che spesso rinunciano a partecipare per limiti di tempo, risorse economiche e cognitive. O semplicemente perché la comunicazione convenzionale, soprattutto quella scritta, ha un mercato limitato e per tante persone rappresenta un ostacolo non indifferente.
Il film verrà realizzato nell’arco di circa un anno e consisterà di racconti ed interviste raccolte in Italia e in Europa. Il taglio sarà di carattere divulgativo, traducendo l’apparente complessità del tema (la crescita economica) in un linguaggio chiaro e diretto. Le interviste serviranno a sostanziare la parte di critica 'scientifica' al dogma della crescita economica, ma tutti gli intervistati sono stati scelti per la loro capacità comunicativa e l’abilità d tradurre concetti complessi in modo fruibile da parte di tutti.
Chi volesse supportare il progetto, può farlo prenotando entro il 30 giugno 2011 una o più quote dello stesso, attraverso il sito di Produzioni dal Basso.
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