Il team di Pressenza si è fatto promotore dell'iniziativa di una 24 ore per richiedere la liberazione di Julian Assange; le iniziative si concentreranno nella giornata del 15 ottobre. Hanno già aderito diverse associazioni e organizzazioni.
E’ quindi stato attivato in italiano e in inglese il sito della 24 ore che si svolgerà in forme diverse per sostenere la richiesta che Assange non venga estradato Negli Stati Uniti.
Sul sito sono forniti il calendario del programma in evoluzione, le informazioni sul Comitato promotore, le adesioni già avvenute e che si aggiungeranno e il modo di partecipare o aggiungere iniziative.
«Julian Assange è stato ingiustamente incarcerato» si legge sul sito della Campagna per il 15 ottobre, «gli è stato impedito di fare informazione».
E Amnesty International aveva già lanciato un appello dopo la notizia che la Gran Bretagna aveva autorizzato l'estradizione negli Stati Uniti di Julian Assange per affrontare accuse relative alla Legge sullo spionaggio: «Annullare le accuse contro di lui».
«Questa decisione pone Assange in grande pericolo e invia un messaggio agghiacciante ai giornalisti in ogni parte del mondo» ha dichiarato Agnés Callamard, segretaria generale di Amnesty International.
«Se l’estradizione andrà avanti, Assange correrà il grande rischio di essere posto in isolamento prolungato, in violazione del divieto di maltrattamenti e torture. Le assicurazioni diplomatiche fornite dagli Usa, secondo le quali Assange non sarà tenuto in isolamento, non possono essere prese sul serio dati i precedenti», ha aggiunto Callamard.
«Chiediamo al Regno Unito di non estradare Assange e agli Usa di annullare le accuse affinché Assange sia liberato», ha concluso Callamard.