"Siamo un gruppo di giovani operatori che lavorano nel settore sociale, principalmente nel campo dell’immigrazione" spiega Georgia che si fa avanti, racconta le esperienze già fatto ma soprattutto quelle ancora da fare,gli obiettivi da raggiungere e le aspirazioni di questo gruppo di giovani .
"Di recente abbiamo vinto un bando finanziato dal programma comunitario “Gioventù in Azione” per l’attuazione del nostro progetto “Riprendiamoci!”, che ha come obiettivo la realizzazione di un documentario nel quale verranno raccolte le testimonianze di giovani migranti, in veste di attori e registi, a confronto con il tema dell’accoglienza e dell’integrazione in Italia. In questo momento stiamo lavorando senza sosta al montaggio del documentario la cui presentazione dovrebbe avvenire ad aprile a Roma. Abbiamo condiviso, un paio di anni fa, l’esperienza del servizio civile nazionale in un progetto di accoglienza a rifugiati e richiedenti asilo a Roma. Al termine di quell’anno intenso abbiamo sentito l’esigenza di non fermarci lì e visto che di associazioni che si occupano di migrazione ce ne sono tante e una in più avrebbe fatto poca differenza, abbiamo pensato che un buon inizio potesse essere un confronto diretto con i migranti, giovani come noi che vivono in Italia. L’idea era quella di farci raccontare da loro cosa vuol dire essere “accolto” nel nostro Paese. Il nostro percorso in questo senso è cominciato ormai un anno fa e ci ha visti impegnati in un viaggio attraverso l'Italia (o meglio alcune sue località da nord a sud) e il suo sistema d'accoglienza. Abbiamo raccolto le testimonianze di chi in questo sistema vive, si perde, si salva, lavora: i giovani migranti prima di tutto, ma anche operatrici e altri addetti ai lavori. Abbiamo cercato di capire insieme, anche attraverso l’espressione dei loro sogni, le loro aspettative ed esigenze, cosa funziona e cosa andrebbe cambiato, abolito, migliorato. L'obiettivo principale del progetto è quello di stimolare, attraverso la visione del documentario, la ricerca di un’informazione più libera e approfondita sulla realtà della migrazione in Italia ed Europa e una riflessione critica sulla necessità di apportare alcuni cambiamenti strutturali al nostro sistema d’accoglienza".
Questi due documentari di cui i giovani di Riprendiamoci! consigliano la visione.
"La mia Italia - Madre o matrigna?" ha già vinto nel 2009 il primo premio nella sezione Nazionale-Internazionale al Festival di cortometraggi di Sarnico "C'è un tempo per.... l'integrazione" con la seguente motivazione: "Per aver espresso il punto di vista di un giovanissimo italiano di seconda generazione. Si segnala la vitalità di un cortometraggio che ha provocato, anche all'interno della giuria, reazioni e valutazioni diverse tra loro, contribuendo così alla riflessione e alla discussione. Un premio che vuole essere anche un convinto incoraggiamento per l'autore a continuare nella sua attività artistica".
"Benvenuti in Italia" è invece un mosaico composta da cinque cortometraggi scritti, girati e diretti da ragazze e ragazzi immigrati in Italia. Piccole storie accomunate dalla ricerca di uno sguardo interno sulla condizione migrante e, insieme, un ritratto composito dell'Italia e del suo sistema di accoglienza riflesso negli occhi di chi arriva. E' stato prodotto dall'Archivio delle Memorie Migranti con il sostegno dell'Open Society Foundations e della Fondazione Lettera27, montato da Aline Hervé e Lizi Gelber.