Sparare ai lupi per proteggere le greggi non è la soluzione

"Esistono soluzioni diverse e già sperimentate per gestire la convivenza tra predatori e greggi". Questa la risposta di Legambiente alla proposta dell’assessore all’Agricoltura del Comune di Roccalbegna (Gr), di organizzare battute di caccia contro i lupi per proteggere le greggi del Grossetano.

Sparare ai lupi per proteggere le greggi non è la soluzione
"Tornare a sparare ai lupi sarebbe paradossale: la specie è fortemente protetta da convenzioni internazionali e proprio nel nostro paese si sono realizzate esperienze di gestione del conflitto tra predatori e zootecnia che sono state prese a modello in tutta Europa". Antonio Nicoletti, responsabile Aree protette di Legambiente, interviene così nella polemica scatenata dalla proposta di Antonio Soro, assessore all’agricoltura del Comune di Roccalbegna (Gr), di organizzare battute di caccia contro i lupi per proteggere le greggi del Grossetano. "Queste esperienze di convivenza sono state portate avanti soprattutto nelle aree protette - prosegue Nicoletti - e stupisce, quindi, che l’assurda proposta di battute di caccia arrivi da un territorio come la Toscana, ricco di parchi e particolarmente attento alla tutela della biodiversità". Tra le buone pratiche di convivenza tra lupi e greggi, Legambiente ricorda il progetto europeo Life Wolfnet, che coinvolge l’intero territorio appenninico ed è promosso dall’associazione ambientalista insieme al Parco Nazionale della Majella, al Parco Nazionale del Pollino, al Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, alla Provincia dell’Aquila e all’Istituto zooprofilattico sperimentale di Lazio e Toscana. "Siamo disponibili – conclude il responsabile Aree protette di Legambiente – a sperimentare anche nel Grossetano le pratiche di Wolfnet, per aiutare a risolvere una conflittualità già egregiamente gestita in altri territori".

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