Se vogliamo risparmiare un po’ di energia, quindi soldi e ridurre l’inquinamento provocato dalla produzione di energia elettrica attraverso le fonti fossili, abbiamo alcune possibili soluzioni di facile applicazione.
Parlando di lavatrici è sufficiente ridurre la temperatura dell’acqua a cui si lava e il risparmio è assicurato. Il lavaggio sarà ancora soddisfacente ma i consumi si ridurranno sensibilmente.
Come si vede chiaramente dalle immagini che trovate in fondo all'articolo (Fig. 2 e Fig. 3) si ottiene un risparmio di circa il 30% semplicemente abbassando la temperatura dell’acqua. Nel primo caso la temperatura è stata impostata a 60°, mentre nel secondo a 40°.
Nel primo caso la lavatrice ha utilizzato la resistenza interna per circa 15 minuti, mentre nel secondo ne sono sono stati sufficienti circa 10. Questo ci fa capire che più alta si vuole la temperatura di lavaggio più a lungo rimane accesa la resistenza interna che scalda l’acqua. (I due lavaggi in questione sono stati eseguiti uno di seguito all’altro e pertanto le condizioni di valutazione erano uguali per entrambi). Va detto che le misure sono state effettuate in Agosto, con temperatura dell’aria e dell’acqua più elevate che in inverno. Se facessimo lo stesso calcolo a Dicembre avremmo dei consumi maggiori sia perché la temperatura in casa non sarebbe più alta di 19° sia perché l’acqua in ingresso sarebbe più fredda.
Se volessimo fare un calcolo del consumo reale dei lavaggi, basterebbe moltiplicare il tempo di utilizzo della resistenza (1600 W = 1,6 kW) e il tempo di utilizzo del motore (circa 100 W - 0,1 kW, come si vede dalla figura 1).
Nel primo caso avremmo 1,6 kW per 15 minuti, più 0,1 kW per 60 minuti: ossia 400 Wh più 100 Wh per un totale di 500 Wh. Se paghiamo un kWh di energia elettrica 0,2 € il lavaggio ci sarà costato circa 10 centesimi.
Nel secondo caso , lavando con l’acqua a 40°, avremmo 1,6 kW per 10 minuti, più 0,1 kW per 60 minuti: ossia 266 Wh più 100 Wh per un totale di 366 Wh. In questo caso il lavaggio ci sarà costato solo 7 centesimi.
Da notare che il tempo di lavaggio è sempre lo stesso, quello che cambia è il tempo in cui la lavatrice “aspetta” il riscaldamento dell’acqua.
Quanto spenderemmo se invece di scaldare l’acqua con la resistenza interna utilizzassimo l’acqua scaldata col sole dai collettori solari?
Invece di far scaldare l’acqua alla lavatrice la si può far arrivare già calda così ché l’energia elettrica servirà solo per far girare il cestello, con il consumo del solo motore che si aggira sui 100 Watt. Se avete installato un pannello solare per l’acqua calda potete farla confluire direttamente in lavatrice. La lavatrice, in questo caso, dovrebbe avere il doppio ingresso: uno per l’acqua calda e uno per quella fredda. Se la vostra non lo ha, potete acquistare un “SaveEl.En.” apparecchio che si occupa proprio di far arrivare acqua calda e fredda in base alla richiesta.
Se, dunque, utilizziamo l’acqua scaldata col sole il costo del lavaggio si ridurrà al solo consumo del motore. Quindi avremo 100 W per 60 minuti. Cioè 0.1 kWh, ovvero 0,02 centesimi di spesa!
Un’altra possibilità, se non avete i pannelli solari per l’acqua calda, è quella di mandare alla lavatrice l’acqua scaldata con la caldaia a gas. Il costo sarà minore che se la scaldate con la corrente elettrica.
Ma quanto consuma una lavatrice? Tanto. Ecco come si può risparmiare
di
Alessandro Cagnolati
27-03-2014
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