di
Alessandra Profilio
27-03-2012
Stanno facendo molto discutere le bozze del quinto conto energia fotovoltaico - circolate negli ultimi giorni - il cui contenuto, secondo gli operatori del settore, potrebbe mettere in ginocchio un comparto strategico per il Paese
Mentre a livello globale crescono gli investimenti nelle rinnovabili, in Italia si tenta ancora di ostacolare lo sviluppo di un settore che potrebbe invece essere determinante per l'economia del Paese. Stanno facendo molto discutere, infatti, le bozze del quinto conto energia fotovoltaico - circolate negli ultimi giorni - il cui contenuto, secondo gli operatori del settore, potrebbe mettere in ginocchio un comparto strategico per il Paese.
Le banche hanno sospeso già i finanziamenti in erogazione e i clienti stanno procedendo con l'annullamento degli ordini. Ciò significa porre nuovamente in serio pericolo migliaia di posti di lavoro e centinaia di milioni di euro di investimenti, denuncia l'associazione ANIE/GIFI.
Il quinto conto energia – che dal prossimo maggio sostituirà il quarto, in vigore da appena un anno - taglierà infatti drasticamente i sussidi al fotovoltaico, più che dimezzandoli. Secondo l'associazione Kyoto Club anche per le altre fonti rinnovabili e l’efficienza energetica si preannunciano interventi tali da rischiare di affossare “un intero comparto che il Governo vorrebbe contingentato su livelli annuali molto bassi”.
Kyoto Club denuncia anche l’assoluta assenza di un confronto dell'esecutivo con le associazioni di categoria per l’esame degli interventi sulla materia e chiede che il Governo incontri quanto prima gli operatori per un confronto sugli incentivi e sullo sviluppo di un settore costituito da migliaia di imprese “spesso con personale giovane e dinamico, che hanno investito ingenti risorse e che intendono farlo anche nei prossimi anni”.
“Uno scivolone del Governo sul fronte delle rinnovabili – denuncia Kyoto Club - rappresenterebbe un duro colpo per un settore vitale del Paese, una battuta d’arresto per le strategie energetiche italiane mentre tutta l’Europa sta rapidamente virando verso le energie verdi e anche un danno politico rilevante per il Governo Monti che aveva raccolto fiducia e stima in molte aree del Paese”.
A far discutere non sono stati però soltanto i contenuti del quinto conto energia, ma anche l'autore del provvedimento. Negli ultimi giorni infatti hanno suscitato polemiche le notizie circolate circa la possibilità che sia stata Enel a scrivere le due bozze del Quinto Conto Energia. Il Ministero dello Sviluppo economico ha però smentito la notizia circolata su alcuni organi di stampa definendola “del tutto infondata”.
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