Randagismo, mattanze di cani e gatti anche in Kuwait e Albania

Seguendo le orme dell'Ucraina e della Romania, anche l'Albania e il Kuwait, per controllare la crescente popolazione di cani e gatti randagi, puntano sulle stragi di massa. Nel primo stato, il sindaco della città Perrenjas assolda due cacciatori professionisti; nel secondo paese le mattanze dei randagi avvengono per avvelenamento.

Randagismo, mattanze di cani e gatti anche in Kuwait e Albania
A cento chilometri a sud di Tirana, in una piccola cittadina chiamata Perrenjas, il Sindaco ha assoldato due cacciatori professionisti pagati dal comune per uccidere 50 cani randagi. La caccia doveva iniziare il 10 aprile e concludersi il 25 aprile. Nelle strade erano stati affissi cartelli per avvisare la cittadinanza di non lasciare liberi i propri cani nella fascia oraria (24.00-03.00) in cui due ammazza-cani erano di ronda. La protesta internazionale degli animalisti ha posticipato la strage al 20 Aprile, giorno in cui il Consiglio comunale esaminerà il problema. A dare un anelito di speranza è la Presidente di Animal Rights Albania (ARA), Pezana Rexha, la quale ha dichiarato che i responsabili dell'associazione saranno presenti alla riunione in cui si prenderanno in esame anche i due progetti proposti da ARA: sterilizzazione e vaccinazione dei cani e creazione di un centro di accoglienza per i cani catturati; dopo la sterilizzazione, i cani non adottati verranno di nuovo reintrodotti nel territorio. Le metodologie inumane non sono una novità sottolinea Pezana Rexha, la quale ricorda che in Albania, soprattutto nei mesi estivi, “è comune risolvere il problema del randagismo a colpi di pistola”. Meno positiva la situazione in Kuwait dove le stragi sono già iniziate da diverso tempo. “Avvelenare i randagi per controllare la crescente popolazione di cani e gatti è una pratica disumana, inefficace e anti-islamica. Dobbiamo fermare la strage”, dichiara l’attivista kuwaitiana Nadia Al-Kandari all' Arabtimesonline, nel corso di una conferenza per i diritti degli animali organizzata dall' AWARE CENTER in Surra, il giorno 11 Aprile 2012. “La morte per avvelenamento è molto lenta e dolorosa - continua Nadia Al-Kandari - e spesso i cani o i gatti muoiono dopo diversi giorni di agonia. Questa pratica è contro i principi islamici. Esiste una fatwa (una sentenza religiosa ufficiale) contro la crudeltà verso gli animali, dunque, la pratica di avvelenare i randagi è haram (proibita)”. La Public Authority for Agricultural Affairs e il Fish Resources (PAAAFR) hanno stipulato un contratto con un'azienda locale incaricata di svolgere l'abominevole compito. La fotoreporter Claudia Farkas Al-Rashoud ha aggiunto, nel corso della conferenza, che “in Kuwait ci sono circa 5.000 cani randagi e un elevato numero di gatti selvatici che rischiano di essere avvelenati tutti i giorni. Il veleno viene posizionato in modo casuale nei parchi e in altri siti, dunque, costituisce un pericolo anche per la rara fauna selvatica, per gli animali domestici e per i bambini che accidentalmente possono ingerire il veleno”. I cadaveri sono lasciati a decomporsi nelle strade presentando una grave minaccia per la salute umana. La fotoreporter ha ricordato che esistono pratiche meno disumane e sicuramente più efficaci per la gestione del randagismo, citando un programma pilota che segue le linee guida della World Society for the Protection of Animals (WSPA), finanziato dalla Kuwait Oil Company, applicato con successo nell'area degli Ahmadi. Anni fa - ricorda Al-Rashoud - l'associazione animalista PAWS, in collaborazione con la WSPA, era venuta in Kuwait per offrire gratuitamente un programma di addestramento a coloro che dovevano catturare gli animali per sterilizzarli e vaccinarli, ma le autorità non erano d'accordo e il progetto non è mai partito. Al-Rashoud ha fatto, infine, un'appello ai kuwaitiani, dicendo loro che se hanno a cuore gli animali devono seriamente chiedere ai parlamentari di far applicare rigorosamente le leggi che li tutelano. “Se potessimo avere la Primavera Araba allora potremmo avere anche quella Animale” ha detto Al-Rashoud, suscitando reazioni positive da parte del pubblico. Ha poi concluso la conferenza con una citazione di Mahatma Gandhi: “La grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui vengono trattati gli animali”.

Commenti

la Frase di Gandhi è perfetta... Se possiamo parlare anchè dell' Italia pultroppo si sente ancora parlare di animali avvelenati. Ho anchè di come vengono maltratati i cani dai cacciattori... Cmq questo fenomeno in italia è molto scomparso rispetto a già 10 anni fa dove c'erano delle vere e proprie mattanze di cani e gatti. La mia giovane generazione per fortuna ha avuto un progresso morale che spero che un giorno porti al fine di questi atti. io personalmente dalle mie parti conosco molte donne 0ver 40 volontarie che stanno dando la propria vita a questa causa sterilizzando e vaccinando gli animali abbandonati e malnutriti che sono veramente numerosi. è grazie al cielo che in una vasta aria di 3 comuni loro se ne occupano eliminando nel migliore modo possibile il problema dei randagi. Ovviamente non sarebbe stato fatto niente dalle istituzioni. poi c'è il caso dei Beagle della Greenhill ma quello è un massacro legalizzato a nome della scienza.
Dantes, 19-04-2012 01:19
sarà! ma intanto il randagismo in italia non fa che aumentare anche perchè se prima si ammazzavano, adesso (a dire il vero è una cosa che succede da decenni!) si deportano al nord e all'estero. Un'assurdità visto che spediamo i randagi italiani come pacchi e come altri pacchi riceviamo i randagi spagnoli, rumeni ecc ecc. Dove sta la logica? la logica sta nel fare soldi, TANTI SOLDI! la guardia di finanza dorme e le grandi associazioni con i milioni (lav, enpa ecc) fanno finta di niente, immaginate il perchè? già! la verità sul randagismo in italia e in europa, un business sulla pelle degli animali da parte di criminali travestiti da benefattori e protettori dei più deboli e tanti soldi che girano... scoprite la verità!!! due link su tutti: www.bairo.info/traffici.html - http://trafficidianimali.blogspot.com/
Sab, 19-04-2012 01:19
fate male uccidere questi poveri cani.io farei di tutto per salvare questi cani o gatti.io sono albanese e sono nata in itlia.ma non vi dispiace neanche un pò?.siete molto ma molto cattivi.
doriana, 19-04-2012 02:19

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