Secondo il rapporto del WWF i fondi destinati al Ministero dell'Ambiente hanno subito un taglio del 60% nell'arco di tre anni. L'unico Ministero che non ha patito i tagli è quello della Difesa. Tendenza che non sembra destinata a cambiare nel prossimo futuro. In altre parole, i finanziamenti previsti per l'ambiente nel prossimo triennio sarebbero pari a al costo di quattro cacciabombardieri F35 o di una 'fregata multimissione'.
Qual è la vera politica adottata dal governo per la tutela dell'ambiente e del territorio italiano? Stando al rapporto del WWF la risposta sembra molto chiara. Nell'arco di questi anni i fondi indirizzati al Ministero dell'Ambiente hanno subito una forte riduzione che continuerà anche nel prossimo triennio (2011-2013).
Nel 2008, anno di insediamento del governo Berlusconi, il bilancio ammontava a circa 1.513 milioni di euro. Nel 2011 il bilancio complessivo sarà di circa un terzo la cifra iniziale. Dalla cifra originaria, infatti, si è passati a 513 milioni di euro che subiranno un ulteriore taglio: 504 milioni nel 2012 per poi passare a 498 milioni nel 2013. Questa lampante riduzione, in realtà, non ha colpito allo stesso modo tutti i Ministeri. Il bersaglio preferito di questa scure è stato, infatti, il Ministero dell'Ambiente. Per il 2011, ad esempio, il Ministero Per i Beni e le Attività Culturali avrà a disposizione 1.429 milioni di euro circa, contro i 2.037 che aveva nel 2008; il Ministero delle Politiche Agricole nel 2011 potrà gestire 1.320 milioni di euro, mentre nel 2008 ne aveva 1.754. Visto che la matematica non è un'opinione le differenze risultano sostanziali. I tagli per il Ministero dei Beni culturali ammontano al 30%, per le Politiche Agricole al 20% e infine per l'Ambiente al 60%.
Ma non finisce qui. I fondi stanziati per le Infrastrutture e i Trasporti, e la Difesa sembrano non essere di molto scalfiti dai tagli consistenti sopra accennati. Nonostante gli investimenti per le opere pubbliche non siano sufficienti per tutti i progetti che si vogliono realizzare e per quelli già in corso d'opera, il governo continua a propagandare la realizzazione di opere pubbliche dal forte impatto ambientale che deturpano il territorio, il suolo e il paesaggio. 4.836 miliardi verranno assegnati alla costruzione di autostrade e all'Alta velocità. 400 milioni, invece, saranno dedicati ad interventi di tutela e prevenzione del territorio. Nonostante continuano ad aumentare le vittime soffocate da fango e detriti a seguito di dissesti idrogeologici che, nella maggior parte dei casi, si potrebbero evitare con un po' di buon senso e di prevenzione, la politica italiana sembra dirigersi verso una direzione diametralmente opposta.
Il vero obiettivo di questo Governo sembra, sempre in base ai dati pubblicati dal rapporto del WWF, continuare a finanziare armamenti per guerre in terre straniere e lontane. Il ministero della Difesa, infatti, dal 2007 ad oggi ha subito una lievissima riduzione del proprio bilancio, intorno al 4%, che verrà integrato dal bilancio previsionale 2011-2013. Nel 2008 i fondi del ministero ammontavano complessivamente a 21.132 milioni di euro, quest'anno sono stati di 20.364, con una prospettiva di crescita fino a 21.366 milioni nel 2013.
L'Italia sempre pronta a combattere guerre su più fronti, si ritrova, invece, disarmata di fronte alle 'calamità naturali', al maltempo e alle alluvioni che ne stanno distruggendo il territorio. Sembra impossibile, ma i numeri parlano chiaro, i fondi concessi al ministero dell'Ambiente per il prossimo triennio equivalgano, secondo i calcoli del Wwf, al costo di quattro cacciabombardieri F35 o di una Fregata Multimissione. Quello che ci aspetta è solo degrado e abbandono.