Dobbiamo dare una "tragica notizia" a chi fa della lotta agli immigrati la sua unica politica con la quale fomenta odio e paura per ricevere consenso elettorale: l’ONU per voce dell'IPCC, quindi stiamo parlando di studi ufficiali e non affermazioni di ambientalisti radicali, nell’ultimo rapporto ci dice che, continuando a non fare nulla per fermare i cambiamenti climatici, si avranno migrazioni bibliche a causa della desertificazione dei suoli e conseguente scarsità di cibo e acqua che renderanno impossibile la sopravvivenza in molte zone del mondo. Verranno colpite soprattutto Asia e Africa ma non c’è da preoccuparsi: questi due continenti assieme hanno infatti “solo” cinque miliardi e mezzo di persone...
Il rapporto IPCC ci dice che aumenterà anche il rischio di guerre e masse di persone si riverseranno laddove ci sarà una qualche probabilità di sopravvivenza, per esempio da noi, anche se pure il nostro paese e il Mediterraneo saranno provati da fenomeni di desertificazione e siccità. Quindi, se non si vogliono avere immigrati nel nostro paese, la strada più breve sarebbe quella di diventare ambientalisti.
Siamo al paradosso. Sappiamo che sarebbe impossibile perché ai razzisti verrebbe a mancare "il pane" e la motivazione di sfogare contro gli ultimi la rabbia e l’odio di una vita misera; eppure al razzista converrebbe diventare un perfetto ambientalista. E’ evidente che questa è una provocazione, ma se i razzisti riuscissero a far muovere qualche ingranaggio del cervello, il risultato sarebbe proprio questo: se proteggiamo l’ambiente e le emissioni calano, diminuiscono la possibilità che gli “altri” siano costretti a venire da noi.
Se invece il razzista e i suoi partiti di riferimento continueranno a non fare nulla, visto che per loro i cambiamenti climatici sono un complotto degli ambientalisti da salotto, allora l’ipotesi di grandi migrazioni sarà inevitabile e non basterà erigere mura lungo tutta la costa italiana (e pure in questo caso, così come per la TAV, si dirà che si aumenterà il PIL ed è un opera per il progresso) e spianare i cannoni per fermare gente disperata che non ha niente da perdere. Infatti in maniera anche maggiore di come già succede ora, la disperazione farà affrontare qualsiasi rischio e minaccia pur di avere una speranza di vita.
Da questi esempi paradossali, emerge tutta l’incompetenza e la follia di politici che si esprimono con slogan, minacce e frasi da osteria. Per questi personaggi ignoranti, nel senso che deliberatamente vogliono ignorare, non servono i dati ufficiali, i numeri incontrovertibili, perché dietro di loro ci sono dei poteri che grazie ai media, corrotti direttamente o indirettamente attraverso le pubblicità che li foraggia, riescono a fare passare una narrazione che ignora le notizie vitali o semplicemente le sommerge con milioni di stupidaggini. Quindi una notizia fondamentale come quella dell’IPCC, viene sommersa da un gossip e l’altro, fra una pubblicità di automobili, di vestiti e dell’Eni.
E così si continua ad andare avanti dove ognuno dice che non è colpa sua, perché tutti devono far campare una famiglia, da quelli che lavorano all’Eni e mille altri inquinatori incalliti, fino al politico o al giornalista che accetta tutta la pubblicità possibile e immaginabile, senza farsi ovviamente mancare il lancio della campagna contro le cannucce di plastica monouso, diventata il trend del momento (e una volta vinta quella battaglia, siamo a posto). Agendo in questo modo, niente cambia nemmeno di un millimetro perché si pensa solo al proprio tornaconto, piccolo o grande che sia.
La drammatica realtà ci sta arrivando addosso e quando ci colpirà non ci sarà né tempo, né possibilità di fare granché e rischieranno anche quelli che fino all’ultimo secondo hanno detto: “tengo famiglia”, la famiglia che verrà polverizzata dagli eventi per i quali loro per primi non hanno fatto nulla per fermarli, anzi hanno ignorato o combattuto strenuamente coloro che volevano fare qualcosa e agire prima che fosse troppo tardi.