Non è crisi, è truffa! Come i banchieri ci stanno derubando

Cosa si nasconde dietro l'attuale sistema economico? Non è crisi, è truffa! - Come i banchieri ci stanno derubando, di Salvatore Tamburro, è un testo che accompagna il lettore nel complesso quadro della situazione politica ed economica attuale fornendo al lettore strumenti di analisi e di comprensione.

Non è crisi, è truffa! Come i banchieri ci stanno derubando
Questo illuminante libro ci spiega con parole semplici e alla portata di tutti, accompagnate sempre da esempi pratici, il linguaggio ostico ed ingannevole della moderna economia che ci viene quotidianamente propinato dai media. I cittadini non informati non fanno che ripetere meccanicamente termini come PIL, debito pubblico, inflazione, borsa, eurozone, spred, e chi più ne ha più ne metta, senza capirne mai il vero significato celato da giornalisti e politici servi del vero potere: le banche. Un cittadino acculturato e cosciente è invece in grado di leggere la realtà in cui vive, di analizzare l'economia come strumento che influenza direttamente la propria vita, e quindi smascherare cosa e chi si nasconde dietro questi teatrini preparati ad hoc per mantenerlo schiavo di un sistema antidemocratico e corrotto che pensa al vantaggio dei pochi. È per questo che tutti dovrebbero leggere Non è crisi, è truffa! - Come i banchieri ci stanno derubando (Edizioni Sì) di Salvatore Tamburro, un testo che accompagna il lettore nel complesso ed intricato quadro della situazione politica ed economica attuale in modo chiaro e diretto fornendo al lettore strumenti di analisi e di comprensione. Tracciando una vera e propria mappatura che connette i punti salienti che compongono gli ingranaggi dell'economia moderna gestita da grandi banchieri e da potentissime agenzie di rating, Tamburro ci mostra come attraverso il loro denaro vengono controllate le economie nazionali e mantenuti sotto scacco i popoli: quello che in gergo viene definito come signoraggio bancario. Come ci dice l'autore “quella che viene fatta passare agli occhi della gente come 'crisi', in realtà non è altro che la conseguenza di operazioni compiute dall'oligarchia al potere, ossia banche e corporation; in realtà si tratta di una truffa, le cui conseguenze gravano sulle spalle della collettività, chiamata a sostenere sacrifici, a subire misure di ‘austerità’ imposte proprio dagli stessi autori di questa grande truffa”. Ma egli si spinge oltre. Non solo infatti ci dipinge dettagliatamente il quadro del mondo odierno in cui siamo immersi - la distruzione degli stati sovrani e della democrazia da parte di un'oligarchia di super-potenti attraverso giochi finanziari e il controllo monetario, le guerre per il controllo delle risorse, la truffa dell'euro, etc. - ma ci indica anche quali potrebbero essere le vie d'uscita da questo circolo vizioso in cui ci hanno imprigionati.

Commenti

Quello trattato dall'articolo comincia ad essere un argomento ricorrente e sempre più dimostrabile. Eppure questa "battaglia" richiede competenza e consapevolezza. Per questo è sempre piu' urgente avviare iniziative di sensibilizzazione e formazione "locale" (cioè a quelli che ti stanno intorno) in modo che (1) si depotenzi l'efficacia del potere di questi signori (2) si instaurino nuove forme di collaborazione e di socialità.
Giuliano R., 13-04-2012 05:13
Ma cosa possiamo fare noi umili mortali? lo sappiamo tutti che il governo ci stà derubando quindi viviamo con un governo ladro che ci ha portato via tutto,adesso non ci restano che le "MUTANDE" ho poveri noi comuni mortali!
Francesco, 13-04-2012 07:13
Finalmente si parla di SIGNORAGGIO! Tutti devono sapere qual'è la vera ragione della crisi, ben vengano questi articoli! Grazie!
Debora Peraldo, 13-04-2012 11:13
E'una consapevolezza diffusa e' in espansione .Purtroppo, si tratta di un potere che dispone di un esercito di servi ben prezzolati(banche, politici, economisti,media, clero e mafie in genere) che, per due soldi(?) venderebbe la propria madre.Un potere asservito che, lavora alacremente per dividere e frenare una presa di coscienza collettiva che, potrebbe evolversi in una possibilissima e plebiscitaria contestazione di massa, sul modello di quello attuato da Islanda e Uruguai .
carlo, 14-04-2012 12:14

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