di
Laura Pavesi
02-02-2012
Da un recente studio scientifico della Nasa emerge come la riduzione drastica delle emissioni di gas metano e fuliggine nell’atmosfera potrebbe rallentare, a breve termine, il cambiamento climatico e ridurre il numero di morti per inquinamento in tutto il mondo.
Da un recente studio scientifico condotto dal GISS (Goddard Insititute for Space Studies) della NASA e pubblicato all’inizio dell’anno sulla rivista Science, si evince che la riduzione delle emissioni di gas metano e fuliggine nell’atmosfera potrebbe rallentare, a breve termine, il cambiamento climatico, aumentare la resa dei raccolti e ridurre il numero di morti per inquinamento nel mondo.
È questa la sintesi conclusiva della ricerca scientifica del GISS, che ha condotto una simulazione di circa 400 azioni e provvedimenti utili a contrastare l’inquinamento atmosferico e il riscaldamento globale, utilizzando le attuali tecnologie ed esperienze. Tra tutte le simulazioni sono state individuate le 14 azioni più efficaci in grado, nel minor tempo possibile, di migliorare la qualità dell'aria che respiriamo, di influire in modo significativo sulla salute pubblica riducendo le centinaia di migliaia di morti ogni anno per inquinamento e di aumentare la quantità e qualità dei raccolti a livello globale.
Dai dati della ricerca scientifica (NASA Study Shows Health, Food Security Benefits From Climate Change Actions) emerge chiaramente che tutte le azioni più efficaci riguardano la drastica riduzione delle emissioni di gas metano e di fuliggine nell’atmosfera.
Gli scienziati del GISS, grazie ai calcoli effettuati in collaborazione con il Max Plank Institute per la meteorologia di Amburgo hanno stimato che riducendo le emissioni di metano e fuliggine nell’atmosfera si potrebbero scongiurare tra i 700.000 e i 4.700.000 morti all’anno per cause collegate all'inquinamento dell’aria e che, grazie alla riduzione dell’ozono nell’atmosfera, a partire dal 2030 la resa delle colture aumenterebbe dai 30 ai 135 milioni di tonnellate di prodotti alimentari all’anno.
I ricercatori, inoltre, hanno messo a punto alcune mappe interattive dalle quali è possibile simulare l'impatto immediato che questi 14 provvedimenti avrebbero su ciascun paese del mondo. In India e in Nigeria, ad esempio, il numero di vittime dell’inquinamento atmosferico si ridurrebbe di 150 unità ogni 100.000 abitanti. In Russia, Algeria e Marocco la temperatura scenderebbe di oltre un grado centigrado, mentre l’innalzamento della temperatura media del pianeta rallenterebbe di mezzo grado centigrado entro il 2050. Per quanto riguarda l’Italia, invece, ci sarebbero 5 morti in meno ogni 100.000 abitanti e la temperatura si abbasserebbe di 7 decimi di grado, sempre entro il 2050.
Le misure da adottare contro le emissioni di gas metano sono: bloccare le fughe lungo le migliaia e migliaia di chilometri di gasdotti che collegano fra loro paesi diversi, intrappolare il metano che viene disperso dalle miniere di carbone e dagli impianti petroliferi, prevenire le emissioni di gas dalle discariche, riqualificare gli impianti per il trattamento delle acque, aerare maggiormente le risaie e limitare le emissioni prodotte dal letame delle fattorie.
La fuliggine è prodotta dalla combustione di moltissime sostanze: dagli idrocarburi al legno, a tutti i tipi di biomasse e i suoi effetti negativi non sono presi sufficientemente in considerazione. La fuliggine non solo va a schermare l'atmosfera, impedendo al pianeta di raffreddarsi, ma rende anche più scuri i ghiacci, riducendo la quantità di luce solare che questi possono riflettere. Per limitarne l’emissione nell’atmosfera è necessario installare appositi filtri nei motori diesel, impedire la circolazione dei veicoli più inquinanti, ammodernare gli impianti di riscaldamento, vietare di bruciare i residui vegetali dell'agricoltura, riqualificare gli impianti a carbone e i forni per la produzione di mattoni.
“Anche se l'anidride carbonica è la causa principale del cambiamento climatico nel lungo termine, limitare le emissioni di metano e di fuliggine sono azioni complementari che avrebbero un impatto molto più immediato, poiché queste due sostanze sono quelle che possono essere più rapidamente ridotte nell'atmosfera”, si legge nello studio del GISS.
“I benefici economici della riduzione delle emissioni di metano sono valutati tra i 700 e i 5.000 dollari a tonnellata, cifra che supera ampiamente i costi di abbattimento (meno di 250 dollari a tonnellata). Le soluzioni qui indicate influiscono su vari tipi di risorse e sul clima in tempi molto più rapidi rispetto alle misure adottate per la riduzione di CO2. Attuare la riduzione di gas metano e fuliggine insieme, riduce concretamente il rischio di superare la soglia dei 2° centigradi di aumento della temperatura globale del pianeta”.
La ricerca del GISS parla chiaro. Riducendo le emissioni di gas metano e fuliggine si otterrebbero tre importanti obiettivi in un colpo solo: mitigare il cambiamento climatico, migliorare la sicurezza alimentare e salvaguardare la salute umana, risparmiando all'umanità centinaia di migliaia di morti premature ogni anno.“Proteggere la salute pubblica e la produzione di cibo - ha dichiarato Drew Shindell, responsabile dello studio condotto dal GISS - potrebbe avere la precedenza rispetto alla lotta contro il cambiamento climatico in molti paesi, ma sapere che queste due misure mitigano anche il riscaldamento globale del pianeta, potrebbe spingere i politici a metterle in pratica”.
Note
Nel grafico del GISS allegato all’articolo, sono evidenziati i benefici della riduzione di gas metano e fuliggine nell’atmosfera rispetto a :
A-B = mitigazione dell’aumento della temperatura globale nel 2050 (in gradi centigradi) e riduzione delle calamità naturali (paesi beneficiari: tutti);
C-D = riduzione delle morti premature (maggiori paesi beneficiari: India e Cina);
E-F = aumento della resa dei raccolti (maggiori paesi beneficiari: India, Cina e U.S.A.)