Riparazione o sostituzione: i diritti del consumatore

Rendere difficile la riparazione/sostituzione di un prodotto può indurre il cliente ad optare per l'acquisto di un nuovo articolo in sostituzione di quello 'vecchio': un altro spreco in omaggio alla società dei consumi. Come contrastare le pratiche scorrette delle case produttrici e dei punti vendita?

Riparazione o sostituzione: i diritti del consumatore
Il codice del consumo (decreto legislativo n. 206 del 2005) prevede una particolare tutela per chi compra un prodotto. Il consumatore ha il diritto di ottenere la riparazione o sostituzione del bene difettoso per due anni (per essere più corretti, fino a 26 mesi dall’acquisto), gratuitamente, in tempi 'congrui' e senza notevoli inconvenienti. Quando la riparazione è impossibile o troppo onerosa, si può concordare una riduzione del prezzo o la risoluzione del contratto. Se vuoi saperne di più, consulta questa Guida. La legge è chiara, ma le resistenze da parte delle case produttrici e dei punti vendita sono state molto forti. È capitato anche a me di sentirmi rispondere, dal responsabile del centro commerciale presso cui avevo acquistato il mio pc, che per la riparazione dovevo recarmi presso il centro di assistenza del produttore (che era dall’altra parte di Roma) oppure telefonare al loro numero per sapere l’indirizzo a cui avrei dovuto spedire – a mie spese – un pacco ben confezionato con il mio apparecchio. Rendere difficile la riparazione/sostituzione di un bene può anche indurre il cliente, proprio per evitare perdite di tempo e denaro, a scegliere come soluzione più 'comoda' quella di acquistare un nuovo articolo in sostituzione di quello 'vecchio': un altro spreco in omaggio alla società dei consumi… Per contrastare queste pratiche scorrette l’Antitrust ha utilizzato il bastone e la carota: in alcuni casi ha multato gli operatori che allungavano i tempi di riparazione (ad esempio la Nokia) oppure non rispettavano le garanzie ulteriori promesse dalla pubblicità (come faceva la Kia). Nei confronti della grande e piccola distribuzione, ha scelto spesso un’altra via: quella di concordare degli impegni a modificare radicalmente i comportamenti degli operatori attraverso una maggiore informazione sui diritti dell’utente durante tutto il periodo di garanzia (sui siti internet, volantini, locandine, etc.), tempi precisi per la riparazione del bene e procedura di verifica on line dello stato di avanzamento della pratica di riparazione (per saperne di più clicca qui). Tutto a posto? No, c’è sempre qualcuno che continua a fare il furbo. E l’Antitrust ha reso noto di aver deliberato nei giorni scorsi una sanzione complessiva di 900.000 euro nei confronti di tre società del gruppo Apple che davano informazioni ambigue sui diritti del consumatore durante il periodo di garanzia. Sul sito internet si parlava infatti di garanzia di 1 anno anche se, formalmente, si faceva anche riferimento ai diritti previsti dalla normativa italiana, rendendo comunque molto difficile capire quali fossero questi diritti riconosciuti (presso i punti vendita non era distribuito altro materiale informativo che chiarisse questi aspetti). Nei fatti, veniva ostacolata in ogni modo la riparazione dopo il primo anno, chiedendo in qualche caso al cliente di dimostrare – trascorsi 6 mesi dall’acquisto - che il malfunzionamento dipendesse da un difetto di fabbrica. In più, veniva offerto un contratto a circa 70 euro per prolungare la garanzia dopo i primi 12 mesi, facendolo passare come un servizio completamente diverso da quello della garanzia (anche se in realtà c’era una sovrapposizione tra i due strumenti). Apple dovrà anche pubblicare sul proprio sito un estratto della delibera dell’Antitrust. Morale della favola: la legge deve essere rispettata da tutti, anche da un gigante come la Apple che pretende di non rispettare la normativa italiana, più avanzata, in quanto 'azienda statunitense'. P.s. ai possessori di Ipad, Iphone, Mac eccetera: fate circolare questa notizia. E se continuate ad avere problemi con la riparazione dei vostri prodotti, fate una nuova segnalazione al numero verde dell’Antitrust (800166661) o via internet, oppure contattate una associazione dei consumatori.

Commenti

Vorrei invitare i lettori di questo articolo ad approfondire l'argomento pensando un po' anche ai doveri del consumatore. Il nostro comportamento infatti condiziona il mercato e quindi se questo fa schifo è anche colpa nostra. I rivenditori sono spesso a loro volta vittime, schiacciati tra produttori e consumatori; hanno margini ridotti su prodotti immessi frettolosamente sul mercato per soddisfare mode e finti bisogni e sui quali, per legge, devono assumersi responsabilità che non possono assumersi. Non sono un rivenditore ma un consumatore critico. Compriamo sempre più spesso vittime di hype, con superficialità e ignoranza. Facciamoci aiutare a scegliere da chi sappiamo essere più preparato di noi e ricambiamo quando è il nostro turno, invece di parlare delle solite sciocchezze. Oltre a farci furbi nel senso nobile del termine consolideremo i rapporti sociali e potremo sentirci tutti più utili. Buon anno.
aldo, 03-01-2012 11:03
Non è possibile e da incubo per riparare un prodotto Sony dico Sony (PSP street) in garanzia. Bisogno effettuare una telefonata al numero 199 ec che a un costo elevatissimo, messo in attesa per un operatore libero sono volati via i miei venti euro che avevo sul mio telefonino,se ritorno a telefonare x la richiesta di un guasto alla mia PSP e devono mandarmi un corriere a casa per ritirarla a costo zero. La mia domanda è tra il tempo che perdo le spese se tutto va bene ammonteranno circa a 50 euro ,oggi ad Avellino Città in offerta costa 79 euro P.S: cara Sony oltre a vendere prodotti nelle grandi distribuzioni serve una rete di assistenza idonea n.b. a costo zero ma non con numero 199 alla fine la riparazione in garanzia la paghiamo noi consumatori se va bene oppure ci costa più del prezzo di listino . cordiali saluti Antonio Mazzei
Mazzei Antonio, 31-12-2012 03:31
ho comprato un telefono Nexus 5 dal Google play store italiano, telefono ricevuto in Italia e adesso vivo in Olanda e il telefono ha lo schermo difettoso. Ho contattato Google e mi e' stato detto che - avendo comprato il telefono in Italia - in alcun modo e' possibile ricevere la sostituzione in Olanda. Quindi essenzialmente, se si compra un prodotto Google, meglio non spostarsi dal paese di origine altrimenti si perdono i propri diritti come consumatore. La cosa incredibile e' che lo stesso telefono e' venduto qui in Olanda attraverso dei rivenditori, e i telefoni per l' Italia vengono spediti da Eindhoven. In una delle tante email con Google, mi e' stato "consigliato" di chiamare (a mie spese) la LG, ma loro mi hanno detto che Google ha imposto l'esclusiva per i servizi italiani di customer care e quindi LG non puo' fare nulla. In nessun modo Goggle avvisa del problema quando si effettua l'acquisto. Qualche consiglio su come procedere? La legge del consumatore a cui si fa riferimento e' una legge Europea, immagino che non limiti i diritti alla sola nazione dove si e' comprato il prodotto. Grazie e saluti, Vincenzo Vitale.
Vincenzo Vitale, 27-11-2013 04:27
Sono da più di un mese che attendo una riparazione da LG per un misero tasto mal funzionante. Sorvolo sulle vicissitudini ma il problema è pesante per moltissimi consumatori. La cosa straziante è che il rivenditore, che guarda negli occhi il cliente, si comporta bene, è disponibile e si da da fare ma il problema è che per un tasto occorre spedire a Milano un telefono che rimane disperso per un tempo indefinito. Centri riparazione delocalizzati sarebbero meglio no? P.S. Il servizio clienti a pagamento non è accettabile e secondo me non dovrebbe essere legale.
Ciccio, 13-02-2014 03:13
Ho acquistato un notebook HP ENVY6 a fine novembre 2013 si è guastato a metà dicembre 2013 l'ho mandato a riparare e a fine gennaio 2014 mi è stato restituito, oggi ancora non funziona dopo un'ora e mezza di conversazione con un'assistenza di Belgrado che non era nemmeno in grado di capire il malfunzionamento ho insistito per l'apertura di una pratica di sostituzione che al momento non è comunque ancora perfezionata perchè mi devono richiamare spero nei tempi "congrui".
Elena, 11-03-2014 05:11
buongiorno piu che un commento e un esperienza che ho avuto con un telefonino wodafon mini smart l ho acquistato a gennaio 2014 tenuto una settimana e fino ad ora dopo ben 6 volte mandato all assistenza non e ancora tornato posso dire solo una cosa bisogna avere .... nella vita perche le regole sono troppe e di conseguenza non vengono rispettate perche chi le fa non puo controllare tutto io potrei fare una denuncia ai carabinieri ma non servirebbe serve solo la comunicazione fra consumatori e non per farsi le scarpe ... ma per capire bene dove buttare i nostri soldi e il nostro tempo scusate per lo sfogo non usate se potete queste grosse aziende telefoniche
giomby, 14-07-2014 10:14
vorrei saper per quanti anni un produttore deve fornire assistenza (non garanzia quindi), a pagamento per l'acquirente del prodotto. In particolare la Sony non produce e non vende più notebook, io, scaduta la garanzia da qualche mese, ho sentito che il produttore ha l'obbligo di fornire assistenza e pezzi di ricambio a pagamento per 10 anni ma non trovo le fonti di tale informazione. Chi mi sa aiutare? Grazie
Dino, 20-04-2015 09:20
domanda...comprato telefono negozio a Pavullo,grande catena dopo 13 giorni dal mio acquisto il telefono ha un difetto risposta del negoziante che passati 8 giorni il telefono si manda in riparazione e non lo cambiano.grazie
manuela 20/08/2015, 20-08-2015 07:20
Ho acquistato una porta a vetri con ante scorrevoli, i vetri presentano dei punti neri (due o tre ma si vedono nettamente)al proprio interno. Come devo comportarmi e cosa devo chiedere al venditore?puo mica lasciarmele cosi?!
Eugenio, 12-10-2015 04:12
Vi siete mai accorti che hanno introdotto schede smontabili che permettono di cambiare facilmente l'intera scheda ma non hanno mai introdotto diodi smontabili o altri componenti elettronici smontabili? Per esempio, parlando di un semplice diodo, il tecnico dovrà prendersi il tempo di dissaldarlo, misurarlo e risaldarlo. Questi tempi si potevano accorciare grandemente se un diodo avesse alle sue estremità due attacchi femmina e se si potesse inserire su due piedini fissi sulla scheda. Lo stesso procedimento applicato ad ogni componente sostituibile avrebbe accellerato i tempi di riparazione e sarebbe convenuto a chiunque riparare una scheda. Purtroppo non avete chiesto una legge dove il fabbricate sarebbe stato forzato ad esporre i dati della modalità di fabbricazione che, se abbinata a ciò che ho appena scritto, riporterebbe due possibili tipo di fabbricazione: componenti estraibili oppure componenti saldati. Ciò avrebbe dato una vittoria al mondo del lavoro dei tecnici che invece oggi lavorano in nome delle fabbriche, del consumismo e cambiano intere schede oppure ti consigliano di acquistare un nuovo prodotto perchè non conviene ripararlo.
Roberto delPopolo, 19-09-2016 05:19
@ Roberto Purtroppo non è così semplice; dotare di zoccoli i componenti elettronici renderebbe molto meno affidabili i dispositivi. I contatti possono ossidarsi o allentarsi per le dilatazioni termiche mentre le saldature non soffrono questi problemi. Inoltre oggi ci sono componenti a montaggio superficiale talmente piccoli da rendere ancora meno sensate le zoccolature. Io penso che il problema sia un altro. Oggi pur essendo moltissime le "macchine di Turing" e quindi adatte ad essere aggiornate semplicemente cambiando il software e pur essendoci la tecnologia per costruire hardware durevoli, che renderebbe nuovamente economica la riparazione, si preferisce progettare e costruire dispositivi con una vita volutamente limitata per sostenere il nostro modello di economia (e finanza). Per cambiare ci vorrebbe una presa di coscienza di chi sta sproporzionatamente bene e la volontà di cambiare oppure una catastrofe che ci riporti con i piedi per terra, e ho paura che arrivi prima la seconda.
aldo, 21-09-2016 08:21
buongiorno ho comprato un iphone x regalarlo a mio nipote; entro un mese dalla scadenza lo riporto al negozio perché non funziona la vibrazione. Sinceramente pensavo di avere diritto alla sostituzione del telefono, invece mi ha detto il negoziante (euronics) che se avessi portato il cell entro una settimana dall'acquisto me lo avrebbe sostituito subito, ora invece attendo pazientemente da 3 settimane la riparazione. è corretto? grazie
paolo, 07-10-2016 03:07
Ho portato un tablet in riparazione alla Wind dove l ho comperato preso in garanzia perché non si carica a più la batteria cioè si era desaldato l attacco dopo due mesi e tornato indietro perché inriparabile in questo caso qualcuno sa se posso rivalermi per farmi dare un altro tablet dato che aggiustarlo non vogliono grazie se qualcuno sa rispondermi
Valter Albiero, 03-07-2019 03:03
È da un mese che il mio frigo (ancora in garanzia)Si è rotto ,sto aspettando ancora la sostituzione.Considerando il caldo di questi giorni è veramente assurdo!!!!!
Giuseppina Stabile, 05-07-2019 07:05

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