La Roadmap UE per un uso sostenibile delle risorse

La Commissione europea ha presentato la Roadmap sull'efficienza nell'uso delle risorse naturali, una comunicazione che analizza i risultati raggiunti negli ultimi anni e rilancia la sfida di riuscire a "produrre e consumare" riducendo l'impatto sull'ambiente.

La Roadmap UE per un uso sostenibile delle risorse
Il 21 dicembre 2005 la Commissione europea ha adottato la sua prima comunicazione sul tema dell'uso delle risorse naturali, la Thematic Strategy on the Sustainable Use of Natural Resources, nota anche come Resource Strategy. La definizione proposta di risorse naturali comprendeva minerali, acqua, terra, aria, energia solare, eolica, geotermica e i cosiddetti servizi eco-sistemici, in breve tutto ciò che è essenziale perché la vita, in tutte le sue forme, si riproduca, a cominciare dalla biodiversità. La Roadmap presentata lo scorso 19 settembre, dal titolo On the Progress of the Thematic Strategy on the Sustainable Use of Natural Resources, rientra nel processo di implementazione della Resource Strategy, proponendo un'analisi dei progressi compiuti e tracciando una mappa degli obiettivi da raggiungere per il 2050. Il 2050 è infatti il termine che l'Europa si è data per ridurre le proprie emissioni di gas ad effetto serra del 80-95% rispetto al livello del 1990 e per realizzare quella che il commissario UE per l'Ambiente, Janez Potočnik, ha definito “la crescita ecocompatibile”. Nei disegni della Commissione, l'obiettivo di un'economia a basso impatto ambientale convive, infatti, con un approccio che insiste sullo sviluppo e che, quindi, pur declinando in chiave 'green' investimenti e tecnologie, mantiene il traguardo di una crescita difficilmente conciliabile con una minore pressione sulle risorse. Rispetto alle politiche nazionali, limitatamente interessate al tema dello sfruttamento delle risorse, l'impegno comunitario rappresenta comunque uno stimolo a individuare i settori che più incidono sullo spreco di risorse, a sperimentare interventi per renderli più efficienti e a sensibilizzare i cittadini circa le conseguenze delle proprie abitudini di consumo. La questione dell'uso sostenibile delle risorse, che tra l'altro attraversa in misura crescente l'azione della Commissione, è al centro di una delle iniziative chiave della strategia Europa 2020 e si intreccia con altre due comunicazioni approvate nel 2011, la Roadmap per un'economia a basse emissioni di carbonio e il Libro bianco sui trasporti. Il contributo specifico della Roapmap sulle risorse riguarda lo sviluppo di indicatori degli impatti ambientali, indispensabili per tracciare target quantificabili e anche per affrontare il tema dei costi esterni delle attività economiche, ciò che ad esempio sta avvenendo nel settore dei trasporti con l'approvazione della direttiva 'Eurovignette', che tassa i tir per l’inquinamento atmosferico e acustico da essi provocato. L'adozione di questi strumenti dovrebbe anche a permettere ai Paesi membri, che generalmente mancano di un approccio integrato alla questione delle risorse naturali, di adottare strategie nazionali più ambiziose e di misurare il contributo di ogni azione promossa, dalla prevenzione e il riciclo dei rifiuti all'efficienza energetica degli edifici. Per favorire la condivisione di buone pratiche, la comunicazione propone, in chiusura, una breve panoramica delle iniziative, legislative e non solo, realizzate finora in Europa e in Paesi terzi, tra cui spiccano Austria, Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Olanda, Portogallo e Svezia.

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