Già adottata in altri Paesi, sta per arrivare in Italia la Robinson List, un registro per difendersi dall’invadenza del telemarketing. Un importante sistema di tutela a vantaggio dei cittadini che subiscono a colpi di pubblicità una sempre crescente violazione della privacy.
Incessanti telefonate da parte di compagnie telefoniche, proposte di modifiche ai piani tariffari, abbonamenti a internet o a tv a pagamento, o campagne di acquisto di prodotti mai richiesti: presto non ci sarà che un solo modo per difendersi dall’invasione del telemarketing dentro le nostre case, basterà iscriversi alla Robinson List.
Dopo Gran Bretagna, Canada, Spagna, Belgio, Nuova Zelanda e Stati Uniti, anche in Italia nascerà un registro per difendersi dall’invadenza del telemarketing. Un importante sistema di tutela a vantaggio dei cittadini che subiscono a colpi di pubblicità una sempre crescente violazione della privacy. Ma non è del tutto una buona notizia, perché se prima dell’introduzione di questo strumento vigeva un sistema opt-in, che consentiva agli operatori di telefonare solo a utenti che avessero dato esplicito consenso, oggi si passa a un sistema opt-out, dove gli operatori saranno autorizzati a bersagliare di telefonate chiunque non abbia dato esplicito dissenso tramite la Robinson List.
Approvato dal Consiglio del ministri il 9 luglio scorso, il regolamento che disciplina il 'Registro pubblico delle opposizioni' per gli utenti telefonici, varato in applicazione del Codice sulla protezione dei dati personali, a 90 giorni dalla pubblicazione del testo sulla 'Gazzetta Ufficiale' sta entrando a regime.
Il Ministero dello Sviluppo ha ora tre mesi di tempo (a partire dal 2 novembre) per organizzare il 'registro' ma prima dell’entrata in vigore vera e propria il Ministero dello Sviluppo, la Presidenza del Consiglio e il Consiglio nazionale dei Consumatori dovranno promuovere per sei mesi una campagna informativa indirizzata a tutti i possessori di un abbonamento telefonico.
L’iscrizione alla Robinson List per gli utenti sarà completamente gratuita: basterà registrarsi tramite il sito del gestore del registro, oppure chiamando un apposito numero gratuito, o con una raccomandata o un fax oppure anche inviando una e-mail. Si possono registrare anche più numeri, purché colui che fa l’iscrizione sia anche il titolare della linea. A controllare il corretto funzionamento del registro sarà il Garante della Privacy. L'accesso al registro sarà molto oneroso per gli operatori e i proventi delle tariffe saranno utilizzati per sostenere il sistema, che non costerà un euro alle casse dello Stato.