di
Alessandra Profilio
05-06-2012
"Roma caput monnezza non la vogliamo", "L'immondizia uccide". È stata immediata la protesta dei cittadini dopo che ieri il prefetto Goffredo Sottile ha annunciato che il sito scelto per la discarica temporanea di Roma è Pian dell'Olmo, nella zona nord del Comune di Roma e al confine con la cittadina di Riano.
“Roma caput monnezza non la vogliamo”, “L'immondizia uccide”. Queste alcune delle frasi sugli striscioni dei cittadini in protesta contro l'apertura della nuova discarica della capitale. Per consentire la chiusura di Malagrotta, il sito scelto per la discarica temporanea di Roma sarà Pian dell'Olmo.
È quanto ha annunciato ieri al termine del vertice al Ministero dell'Ambiente il prefetto Goffredo Sottile, commissario straordinario per l'emergenza rifiuti nella capitale. Al vertice hanno partecipato, oltre al ministro Corrado Clini, il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, e il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti.
Sottile si è insediato da pochi giorni dopo che a fine maggio il suo predecessore, il prefetto-commissario Giuseppe Pecoraro, si è dimesso in seguito alle polemiche sorte per la sua proposta di aprire una discarica a Corcolle, ovvero a poche centinaia di metri dagli scavi di Villa Adriana, protetta dall'Unesco.
Goffredo Sottile ha spiegato che la nuova discarica provvisoria comincerà ad operare da subito ed avrà una capacità limitata rispetto agli altri siti. Pian dell'Olmo si trova nella zona nord del Comune di Roma, ma al confine con la cittadina di Riano, il cui sindaco ha già annunciato ricorsi. Come ha spiegato il vicesindaco di Riano, Italo Arcuri, esistono dei vincoli su quell'area e ad essere a rischio è la salute degli abitanti dal momento che Pian dell'Olmo è distante soltanto 600 metri dall'abitato.
Arcuri ha poi aggiunto che da tempo è stata avanzata la richiesta di un incontro e non c'è mai stato. Il vice sindaco di Riano ha inoltre spiegato che lo stesso ministro dell'Ambiente Corrado Clini il 28 marzo scorso aveva ricordato il parere negativo dell'Autorità di bacino del fiume Tevere e cioè il rischio a cui sono esposti Corcolle, Riano e Pian dell'Olmo.
L'area scelta infatti, come denunciano ambientalisti e politici di diversi schieramenti, è molto vicina al Tevere, nella zona di esondazione del fiume, ed è a forte rischio idrogeologico.
Contrari alla discarica sono, insieme al sindaco di Riano, i cittadini della zona che ieri per protesta hanno bloccato la Tiberina.
Quella di Pian dell'Olmo come sito per la nuova discarica rappresenta una scelta “temporanea”, come ha spiegato il prefetto Sottile. Nella nuova discarica dovrebbero essere stoccati soltanto i rifiuti sottoposti a trattamento meccanico-biologico, in attesa poi di un nuovo sito da utilizzare stabilmente. Al momento, tuttavia, non ci sono indicazioni per un sito definitivo.
I terreni scelti per la realizzazione della nuova discarica sono di proprietà di un imprenditore, già titolare della discarica di Malagrotta, che nel corso degli anni ha accumulato 36 milioni di tonnellate di rifiuti dalla Capitale.
Sulla discarica di Malagrotta, una delle più grandi d'Europa, la magistratura ha aperto un'inchiesta per inquinamento delle falde acquifere e la Commissione europea ha minacciato un'azione legale. Malagrotta dovrebbe chiudere a fine giugno, ma nelle scorse settimane lo stesso ministero dell'Ambiente ha ipotizzato una proroga sino alla fine dell'anno.
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