di
Alessandra Profilio
21-12-2010
Multe da un minimo di 300 a un massimo di 3 mila euro, che raddoppiano nel caso di scarti pericolosi. A partire dal 25 dicembre, quando entrerà in vigore la nuova normativa, sono previste maxisanzioni per chi abbandona i rifiuti per strada, in mare o nei fiumi.
Dal 25 dicembre chi abbandonerà i rifiuti per strada, in mare o nei fiumi potrebbe trovarsi a scartare uno sgradito 'regalo': una multa da un minimo di 300 a un massimo di 3 mila euro, che raddoppia nel caso di rifiuti pericolosi, quindi fino a 6 mila euro (prima si andava invece da 25 a 150 e da 105 a 620 per quelli pericolosi).
Proprio il giorno di Natale, infatti, entrerà in vigore il Dlgs 205 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 10 dicembre scorso) che dà attuazione alla direttiva europea rifiuti 2008/98 e che prevede, peraltro, una maxisanzione per chi lascia avanzi e scarti per strada oppure li getta in mare o in acqua.
Carte e confezioni dei regali, stoviglie usa e getta e avanzi del cenone della vigilia... Quale giorno migliore di quello di Natale per testare la validità del nuovo provvedimento? Per quanto riguarda gli scarti delle grandi abbuffate, un'indagine della Confederazione italiana agricoltori ha stimato che nelle due settimane di festa finiranno nella spazzatura più di 500.000 tonnellate di cibo, circa il 25% della spesa totale alimentare per le festività.
Il dlgs prevede anche l'assunzione di impegno da parte di Regioni, Province e Comuni per incentivare la raccolta differenziata. Al di là del ruolo delle istituzioni, resta però un punto cruciale la responsabilità di ogni cittadino.
Separare carta e plastica contenute nelle confezioni dei regali è, ad esempio, una pratica che richiede poco tempo ma che garantisce una gestione migliore degli scarti nel processo di smistamento dei rifiuti e che evita la congestione dei siti dedicati allo stoccaggio e al trattamento dei rifiuti.
Altrettanto importante è poi l'abitudine di differenziare i contenitori in alluminio e le lattine delle bevande. Un'altra destinazione dovranno trovare poi i recipienti in vetro, possibilmente differenziando il vetro bianco da quello colorato. Piatti e vasellame vario in ceramica e porcellana non devono andare con il vetro e sarebbe bene conferirli in un' 'ecopiazzola' comunale.
Per non alterare la qualità della raccolta differenziata, bisogna poi evitare di gettare i sacchetti di plastica (in attesa della loro imminente messa al bando) usati per raccogliere quanto differenziato in casa nei contenitori stradali dedicati alle frazioni diverse dalla plastica o dall'organico (se biodegradabili).
Assolutamente banditi dai cassonetti sono i rifiuti elettronici. Anche nel caso di piccoli apparecchi, i rifiuti hi-tech devono essere portati in 'ecopiazzola', conferiti al gestore pubblico (previa telefonata) o consegnati, al momento dell'acquisto di uno nuovo ed equivalente, al rivenditore che, teoricamente, dovrebbe adempiere all'obbligo di ritiro gratuito 'uno contro uno' dei prodotti tecnologici usati a fronte dell'acquisto di un nuovo articolo.