È la domanda di un senso ciò a cui il moderno modo di condurre le relazioni economiche non è capace di rispondere. "Il sistema oggi prevalente può essere ampiamente criticato ma non è screditato".
Il sistema oggi prevalente può essere ampiamente criticato ma non è screditato. Il punto di vista dominante, per parafrasare il sir Winston Churchill a proposito della democrazia, è che esso costituisce il peggior modo di organizzare l’allocazione delle risorse finanziarie, tranne le alternative possibili.
Barry Eichengreen, Financial Crisis and what to do about them
Barry Eichengreen, ex senior policy advisor al Fondo Monetario Internazionale con la precedente affermazione indicò il cuore del problema Occidentale, il quale ha il suo centro in quel modo tutto particolare di pensare a un cambiamento nei termini di ciò che già si sa, cosicché quando non è la mancanza di fattibilità di un progetto alternativo a negare la sua stessa possibilità, è la possibilità stessa di pensare ad un alternativa che viene a mancare sin dal principio.
Cosa significa che il sistema è criticabile ma non sostituibile? In tal modo si indica solo la certezza di trovarsi in un 'miglior sistema', che può essere sì criticato, ma mai cambiato. E tuttavia, nel voler mostrare la forza del sistema Eichengreen ne mostra invero la sua debolezza, che sta nel suo stesso reggersi su un'ipotesi di insostituibilità. Bisogna allora chiedersi: cos'è che potrebbe rendere il sistema sostituibile?
Si può cercare la risposta osservando il modo in cui il sistema economico Occidentale è stato recepito e assimilato all’interno di quelle culture tradizionali che gli sono estranee per scorgere se tali culture abbiano resistito al sistema di relazioni economiche in esso incorporate al fine di conservare un qualcosa, reputato veramente 'insostituibile'. L'insostituibilità di questo qualcosa, indicherebbe una mancanza del sistema economico Occidentale e affermerebbe quindi la sua stessa sostituibilità.
Un’elaborazione della tradizione: il Villaggio di Sawaieke
ll rituale del bere Yaqona nel villaggio di Sawaieke, nelle Fiji, è un esempio del processo di rielaborazione simbolica dei cambiamenti avvenuti con l’espandersi dell’economia capitalista. In Sawaieke lo scambio era, e vuole rimanere, strutturato come un continuo atto di dono, che pone tutti i Fijani in una relazione segnata da un’obbligazione reciproca. In Sawaieke gli scambi avvengono infatti secondo il kerekere.
Kerekere significa 'chiedere', secondo lo stile di vita fijano, il quale vuole che si dia in maniera assoluta, ovvero senza sapere da quale parte si tornerà a ricevere. Il kerekere è opposto al modo di condurre gli scambi sul mercato, dove operatori indipendenti e uguali sono coinvolti in una transazione che giunge a termine con il pagamento di una somma di denaro, poiché in Sawaieke tutti sono legati da un'obbligazione reciproca che non può avere fine. Il denaro quindi può entrare in Sawaieke ma solo svestito dai valori propri del mercato.
Con l'ingresso delle modalità di scambio proprie dell’economia capitalista, Sawaieke si è trovata di fronte al rischio connesso all’ingresso dei rapporti di mercato nel villaggio che causando una crescente importanza del denaro rendeva reale il rischio che le relazioni neutrali del mercato subentrassero alle relazioni tradizionali. Per subordinare il potere associato ai soldi a quello della tradizione, il rituale tradizionale del Yaqona si è trasformato nel 'drinking cash', che ha luogo quando il villaggio si riunisce per il finanziamento per la squadra di rugby.
Come nel rituale tradizionale ci si riuniva per bere Yaqona insieme, nella sua rielaborazione, dopo il versamento di una quota i partecipanti si offrono abbondantemente e vicendevolmente yaqona. Il denaro speso per comprare yaqona, viene così sottoposto al potente simbolo della tradizione in quanto viene ad essere utilizzato per un motivo che vede la partecipazione della società tutta.
A tutela del senso
Con l’entrata e la diffusione delle relazioni di mercato all’ interno del villaggio, quando la possibilità di un venir meno di quel sentimento di obbligatorietà delle relazioni sociali diveniva reale, il rituale del Yaqona - simbolo della tradizione - è stato rielaborato per integrare la moneta e le nuove relazioni da esse simboleggiate all’interno della tradizione. Durante il drinking cash, yaqona non può essere acquistato per se stessi, ma può essere solo offerto ad altri poiché ogni tendenza a trattenere o a spendere per se stessi non può avere senso in una festa che coinvolge tutti in un continuo sperpero che rende il denaro oggetto di un dono continuo. Sawaieke non è un’economia chiusa, l’uso dei soldi è diffuso, ma le cerimonie che ne scandiscono la vita, vogliono continuare a dare un senso al vivere sociale.
La rielaborazione, concomitante all’introduzione delle relazioni di mercato in Sawaieke, del rituale simbolo della tradizione in Sawaieke, costituisce una risposta volta a tutelare ciò che il nuovo modo di condurre le relazioni economiche non considera importante e che per gli abitanti dell’ isola di Gau viene considerato tale per poter solamente pensare alla possibilità di una vita insieme: l’attribuzione, ovvero, di un senso al vivere sociale.
È la domanda di un senso ciò a cui il moderno modo di condurre le relazioni economiche non è capace di rispondere. La domanda riguardante il senso stesso dello scambio rimane muta, ed è in tale assenza di significato che i Fijani avvertono un pericolo. Un significato che trova il suo senso nell’obbligazione reciproca che lega tutti i partecipanti di un'economia, un'obbligazione che precede ogni scambio e per la quale non è possibile reputare 'chi dà' come più meritevole di 'chi ha', poiché tutti nel momento dello scambio aprono le mani, chi per dare e chi per ricevere, per poi dare ancora.
Fonti:
J.Parry, M.Bloch; Money and Morality of exchange
Barry Eichengreen; Financial Crisis and what to do about them