Scatta il sequestro per Green Hill, l'allevamento che maltratta i beagle

Green Hill, l’allevamento di beagle destinati alla vivisezione, da due anni al centro di numerose polemiche, è posto sotto sequestro dalle 09.15 di questa mattina. Il motivo: maltrattamento di animali. All'interno dell'azienda situata a Montichiari (Brescia), che rappresenta l'unico allevamento in Italia di cani beagle destinati alla vivisezione, ne sono detenuti circa 2500.

Scatta il sequestro per Green Hill, l'allevamento che maltratta i beagle
L’allevamento di beagle destinati alla vivisezione, Green Hill, da due anni al centro di numerose polemiche, è posto sotto sequestro dalle 09.15 di questa mattina per maltrattamento di animali. La Procura della Repubblica presso il Tribunale ordinario di Brescia ha disposto le operazioni di ispezione e sequestro della struttura; trenta forestali appartenenti ai Comandi provinciali di Brescia e Bergamo, insieme al Nucleo Investigativo per i Reati in danno agli animali (NIRDA) e alla Questura di Brescia stanno predisponendo il sequestro della struttura situata a Montichiari (Brescia) - che è costituita da quattro capannoni, uffici e relative pertinenze per un totale di 5 ettari - e di tutti i cani sia adulti che cuccioli. Il sequestro è stato effettuato dal Corpo forestale dello Stato dopo le proteste internazionali e anche in virtù di richieste esplicite, come l’esposto presentato da Legambiente e Lav. Green Hill è l'unico allevamento in Italia di cani beagle destinati alla vivisezione, all'interno sono detenuti circa 2500 beagle. Chiudere finalmente Green Hill e gli altri allevamenti per la sperimentazione, presenti nel nostro Paese. È quanto chiede l’Ente Nazionale Protezione Animali in seguito al blitz che ha portato al sequestro di Green Hill. "Le indagini presso la struttura, tuttora in corso, stanno gettando un’ombra pesante sulle attività dell’allevamento. Green Hill dovrebbe essere chiuso una volta per tutte nel caso in cui gli inquirenti dovessero confermare la violazione di norme di legge", dichiara Carla Rocchi, presidente nazionale dell’Enpa, che prosegue: "Chiedo al Senato di rispettare la volontà della stragrande maggioranza degli italiani contrari alla vivisezione (l’86,3%, secondo il “Rapporto Italia 2012” di Eurispes) e del movimento spontaneo sorto e cresciuto da un anno per la chiusura di Green Hill, approvando l’articolo 14 della Legge Comunitaria, già votato a larghissima maggioranza della Camera". La Protezione Animali, ringrazia i magistrati, il Corpo Forestale dello Stato e la Polizia di Brescia, e sollecita analoghe verifiche anche in altri allevamenti e stabulari per accertare che sia rigorosamente rispettata la normativa italiana. Guarda il video LEGGI TUTTI GLI ARTICOLI SU 'GREEN HILL'

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