“Ora si accertino le violazioni ambientali e si riportino nei limiti di legge le emissioni”. È quanto afferma il WWF che esprime soddisfazione per il sequestro preventivo dell'area e degli impianti del sistema di comunicazioni MUOS all'interno della riserva naturale della Sughereta di Niscemi (Caltanissetta).
Il WWF esprime la propria soddisfazione per il sequestro, per violazione delle leggi sull’ambiente, della stazione radio delle forza armate Usa, costruita all’interno della riserva naturale della Sughereta Niscemi (Caltanissetta), area a inedificabilità assoluta e sito di interesse comunitario.
Più precisamente, oggetto del sequestro sono l’area e gli impianti del sistema di comunicazioni “Mobile user objective sistem” (Muos) della stazione “Naval radio transmitter facility” (Nrtf) di contrada Ulmo. Il provvedimento è stato emesso dal Gip su richiesta della Procura di Caltagirone, a conclusione di indagini avviate nel luglio del 2011.
Il WWF è più volte intervenuto nei mesi scorsi sulla vicenda insieme al comitato NO MUOS, segnalando non solo il grave danno ambientale che l’impianto ha sul delicato equilibrio della riserva naturale, ma anche i gravissimi rischi per la salute dei circa 500.000 cittadini che abitano in prossimità della stazione radio.
Già adesso infatti questa consta di 42 antenne impiantate dalla Marina statunitense che ha emissioni radio superiori ai limiti consentiti dalla normativa vigente. La realizzazione del nuovo impianto MUOS, bloccato dal sequestro della magistratura e consistente in tre grandi antenne paraboliche per le trasmissioni verso i satelliti geostazionari e due trasmettitori elicoidali per il posizionamento geografico, purtroppo già autorizzati dalla Regione Sicilia, rischia pertanto di aumentare notevolmente l’impatto delle emissioni elettromagnetiche sulla salute dei cittadini.
Per queste ragioni di recente anche la 'Commissione parlamentare sull'uranio impoverito', a seguito dell'audizione dell’11 settembre scorso dei sindaci di Niscemi e di Vittoria, del WWF e dei rappresentanti dei Comitati No Muos, ha richiesto alle autorità competenti “una moratoria per l'installazione del sistema Muos, in applicazione del principio di precauzione, in attesa di acquisire la certezza che la sua installazione non sia dannosa alla salute dei cittadini”.
Il WWF pertanto auspica che la magistratura possa fare chiarezza sulle violazioni della normativa ambientale e che la Regione Sicilia riveda la autorizzazioni rilasciate e anticipa che continuerà a seguire attentamente lo sviluppo della vertenza ai fini della tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini.