Settimana europea dei rifiuti: meno plastica per tutti

In vista della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, la Campagna Porta la Sporta ribadisce la necessità di gettare meno plastica e promuove tre iniziative: Meno Plastica per tutti, Mettila in rete e Sfida all’ultima Sporta. Di seguito tutte le attività previste dal 19 al 27 novembre prossimi.

Settimana europea dei rifiuti: meno plastica per tutti
Non basta differenziare, vietare i sacchetti di plastica e introdurre quelli ecologici. Urge gettare meno plastica e ridurre di almeno 15 chili i rifiuti in plastica per ogni consumatore. Un’inderogabilità che la Campagna Porta la Sporta ribadisce in occasione della SERR 2011 in corso in tutta Europa dal 19 al 27 novembre per sollecitare una concreta e misurabile riduzione dei rifiuti. Come? Solo pochi gesti descritti dalle 3 iniziative: Meno Plastica per tutti, Mettila in rete e Sfida all’ultima Sporta. In Italia (uno tra i massimi consumatori in Europa con circa 300 shopper l’anno procapite) il divieto ai sacchetti di plastica non biodegradabili è entrato in vigore solo a partire dal 1 gennaio 2011 (direttiva comunitaria EN 13432). Ma cosa stanno facendo in concreto enti locali, aziende e grande distribuzione per aiutare i cittadini a eliminare i sacchetti eco o non eco che siano, e ad avere meno plastica tra i rifiuti? La spinta a monitorare viene dal progetto Porta la Sporta, lanciato oltre due anni fa dall’Associazione dei Comuni Virtuosi, che non si ferma alla promozione della borsa riutilizzabile, ma indica altri obiettivi di riduzione dello spreco con particolare riguardo al consumo usa e getta. Non soltanto di buste, infatti, ma anche di tappi di bottiglie e frammenti dei più disparati oggetti di plastica colorata monouso o semidurevole vengono ritrovati resti fin nelle località più remote del pianeta, nel fondo degli oceani, nello stomaco di diverse specie marine che muoiono per l’ingestione, parimenti a quando restano intrappolati nelle reti o in altri attrezzi per la pesca. La plastica ingerita dai pesci risale la catena alimentare sino all'uomo e l’impatto della materia sull’ambiente e le varie forme di vita è attestato da una documentazione amplissima. La prima attivista che si mosse con grande eco in tal senso, Rebecca Hosking, documentarista per la BBC passata alla permacultura nella fattoria lasciatagli dal padre agricoltore e allevatore, raggiunse un grande successo riuscendo a far abolire dal 2008 nell’intero Devon (Inghilterra) gli shopper di plastica. Si può avere un sintetico, immediato ed esaustivo riscontro dell’impatto ambientale dei rifiuti in propilene fin nei più reconditi angoli del pianeta, osservando i video girati alle Hawai dalla Hosking alcuni anni fa Ridurre l’uso generale della plastica, quindi. Bello a dirsi e ne conveniamo in tanti, ma come si fa? I buoni propositi s’infrangono spesso nella difficoltà di riorganizzarsi con immutata praticità. In soccorso a tali perplessità sul modo di eliminare in un anno almeno 15 chili di plastica pro-capite, per ognuna delle sole sette mosse volte a dimostrare in modo concreto il proprio impegno per l'ambiente la campagna spiega quanta plastica è possibile eliminare, come fare e a quali alternative ricorrere agevolmente. In materia di rifiuti, la nuova direttiva comunitaria pone la prevenzione come un must e non come un semplice obiettivo: il bivio sta nel raggiungere un taglio drastico delle emissioni di gas serra pari a 78 milioni di tonnellate entro il 2020 (Protocollo di Kyoto) o vedere la quantità di rifiuti prodotta in Europa salire sino a una media di 558 chili pro capite nella stessa data, come si afferma nel rapporto Le opportunità dei rifiuti diffuso a fine agosto dall’Agenzia europea per l’Ambiente. Un’inderogabilità che la Campagna Porta la Sporta ribadisce in occasione della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti – SERR 2011 in corso in tutta Europa dal 19 al 27 novembre per sollecitare una concreta e misurabile riduzione dei rifiuti suscettibile di positive ricadute sui costi. Le attuali campagne, lanciate da Porta La Sporta come adottabili da quanti intendano partecipare alla manifestazione, ma soprattutto a uno stile di vita a minor impatto (Meno Plastica per tutti, Mettila in rete e Sfida all’ultima Sporta) mirano a una drastica riduzione del monouso, a una revisione del sistema di confezionamento e, non da ultimo, alle modalità di commercializzazione dei prodotti. L’intento è dare ai consumatori indicazioni chiare e semplici su come fare a produrre meno rifiuti in plastica. Delle sette piccole azioni alla portata di tutti, come ad esempio la sostituzione di parte delle bevande gassate o lisce con quelle fatte in casa o il rimpiazzo dei piatti usa e getta con stoviglie durevoli e lavabili durante party domestici, feste, di picnic e pranzi fuori casa, si occupa Meno Plastica per tutti, con indicazioni sulle alternative in materia di imballaggi e oggetti monouso polimerici. Cambia ambito Mettila in rete, rivolta invece alla grande distribuzione affinché promuova nei reparti ortofrutta un confezionamento opzionale in rete di cotone riutilizzabile. A livello di comune, quartiere o associazione di commercianti agisce Sfida all’ultima sporta, una sorta di gara premiante dei cittadini che nel periodo stabilito avranno eseguito il maggior numero di acquisti senza prendere sacchetti monouso. In sintesi, un piano unico che non può produrre risultati importanti, salvo il concorso di tutti.

Commenti

tutte le iniziative vanno benissimo, ciò che conta in verità è l'opera del singolo individuio. La differenza la fa la spesa giornaliera del cittadino. Borsa capiente di plastica e cotone. Super resistente. Borse in tela, stupende e belle da portare con sé. E poi valutare sempre l'impatto ambientale di quel che si compra.
maria, 30-09-2011 03:30

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