di
Comuni Virtuosi
31-10-2012
Parte giovedì 1 novembre 2012, la competizione nazionale “Sfida all'ultima sporta”, promossa dall'Associazione dei Comuni Virtuosi con il patrocinio del Ministero dell'Ambiente e dell'Anci. Alla sfida, che si concluderà il 30 aprile 2013, partecipano 14 comuni italiani che si sono distinti per il loro impegno nella raccolta differenziata.
Al via il 1 novembre 2012 la competizione nazionale “Sfida all'Ultima Sporta” promossa dall'Associazione dei Comuni Virtuosi, con il patrocinio del ministero dell'Ambiente e dell'Anci che si concluderà il 30 aprile 2013 che vede protagonisti 14 comuni italiani con una buona pagella in raccolta differenziata.
Si tratta della prima iniziativa realizzata in Italia che vede un totale complessivo di 170.000 cittadini impegnati a ridurre il consumo usa e getta - a partire dallo shopper - con la collaborazione di oltre 130 punti vendita tra supermercati e negozi del piccolo commercio locali e per ben sei mesi.
In questo caso si potrà davvero affermare che ogni azione conta perché il comune che registrerà più acquisti effettuati nei negozi aderenti senza consumo di sacchetti usa e getta nell'arco di sei mesi - dal 1 novembre 2012 al 30 aprile 2013 - si aggiudicherà il premio di 20.000 euro offerto complessivamente da tre sponsor: Banca Marche, sponsor principale, Fra Production/Ecottonbag e Novamont.
Per poter partecipare gli enti locali dovevano aver raggiunto non meno del 60% di raccolta differenziata nel 2011 e avere una popolazione compresa tra gli 8000 e i 17000 abitanti. L'iniziativa partecipa alla terza edizione della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti SERR che avrà luogo dal 17 al 25 novembre in tutta Europa. Da quest'anno tutte le iniziative dei project developers italiani oltre a concorrere al Premio Europeo hanno la possibilità di essere selezionate anche per il Premio Nazionale Italiano.
Il comune vincitore utilizzerà il premio per progetti di riqualificazione e messa in sicurezza degli edifici scolastici locali, per l'efficientamento energetico o per progetti che prevedono la riduzione del consumo di plastica all'interno dei locali scolastici o mense.
Questi i comuni in competizione che cercheranno di aggiudicarsi i 20.000 euro in palio: Inzago MI, Vanzago VA, Caronno Pertusella VA ,Vaprio D'Adda MI in Lombardia, Chiampo VI, Noventa PD, Rubano PD, Teolo PD in Veneto, Nonantola MO e Sorbolo PR per l'ER, Prata PN e Azzano Decimo PN per il FVG, Santena TO e Corridonia MC rispettivamente per il Piemonte e le Marche.
“Questa iniziativa vuole dimostrare che per orientare i nostri stili di vita verso una maggiore sostenibilità ambientale serve un lavoro di squadra e a lungo termine. Tutti i soggetti che possono ridurre il proprio impatto ambientale, dalle istituzioni alle aziende ai cittadini devono assumersi il compito di fare la propria parte senza attendere oltre. È necessario fare il possibile per rallentare il degrado dei sistemi naturali del pianeta per le future generazioni e investire nella loro educazione ambientale. Ecco perché il montepremi andrà alla scuola locale, un settore pubblico in cui si è invece progressivamente disinvestito”, spiegano gli organizzatori.
Per le scuole è in partenza con il primo dicembre un'iniziativa collaterale Premio Nazionale Sfida all'ultima Sporta nelle scuole che mette in palio 3.000 euro per la squadra che otterrà il miglior punteggio a livello nazionale. Le squadre possono essere formate da ragazzi che frequentano gli istituti scolastici di un comune che gareggiano con squadre di altri comuni, oppure squadre formate da ragazzi di un istituto scolastico che gareggiano contro un altro istituto della stessa o altra città. Anche qui viene incentivato l'acquisto senza sacchetto monouso, vince infatti la squadra che raccoglie a livello nazionale il maggiore numero di scontrini di supermercato senza addebito di usa e getta su base pro-capite.
L'iniziativa è promossa all'interno del progetto di Porta la Sporta http://www.portalasporta.it/index.htm che mira a diffondere consapevolezza tra i diversi pubblici che vengono contattati sull'urgenza di cambiare modelli di consumo che non tengono conto che viviamo in un unico pianeta dalle risorse finite e che dilapidano più risorse di quelle che i sistemi naturali siano in grado di rigenerare.