di
Giancarlo Tarozzi
29-12-2010
Poco tempo fa ho partecipato a due seminari di Sergio Magana, esponente messicano della tradizione tolteca, una delle tradizioni pre-Maya più antiche del Centro America. Tra i molteplici argomenti affrontati, ho trovato estremamente interessante la visione del Nahual.
Poco tempo fa ho partecipato a due seminari di Sergio Magana, esponente messicano della tradizione tolteca, una delle tradizioni pre-Maya più antiche del Centro America.
Tra i molteplici argomenti affrontati, ho trovato estremamente interessante la visione del Nahual (di cui ha parlato in molti suoi libri Carlos Castaneda) e di come muoversi in questa dimensione imparando a 'seminare' i sogni per poter poi, attraverso di essi, influenzare la propria esistenza nello stato di veglia.
Mi rendo conto che detto in questo modo può sembrare estremamente fantasioso, campato per aria.
Quello che però ho avuto opportunità di sperimentare direttamente è come sia realmente possibile dare un input per poi sognare quello che può essere utile ed interessante.
E del resto, anche nella Caccia all'anima, ci si sposta in piani della realtà paralleli a quello ordinario.
Quello che si fa spostandosi nel Nahual è qualcosa di simile: si 'cambia canale' ed ecco che si entra in una dimensione che segue regole completamente diverse da quelle ordinarie.
Non è qui il luogo né il momento per una lunga dissertazione su questo argomento, quello che mi preme è invitare chi legge queste mie righe a non limitarsi a vivere in una realtà codificata dalla cultura dominante, che stabilisce cosa è e cosa non è possibile e logico, ma recuperare e mantenere lo spirito di meraviglia del bambino che, non avendo troppe visioni preconcette, è in grado molto spesso di vivere e percepire aspetti della realtà che l'adulto del mondo occidentale ha completamente perso per strada.
E la tradizione tolteca insegna proprio questo: spostarsi e muoversi in una realtà che potremmo oggi definire multidimensionale e fare esperienze che poi hanno anche dei risvolti sulla vita concreta e quotidiana.
Seminare un sogno, ha insegnato Sergio Magana, significa anche dare un input diverso per la soluzione di problemi che possono attanagliare.
Insomma, la realtà è ovviamente molto più vasta di quello che la mente limitata dell'essere umano può percepire e tutto ciò che serve ad ampliare la propria esperienza della realtà stessa è senza dubbio il benvenuto.
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