7-8 foglie di catalogna
Una fetta di zucca, circa 120 g
Pinoli
½ spicchio d’aglio
2 cucchiai di farina
Peperoncino in polvere
Olio di arachidi
Olio extravergine di oliva
Sale marino C’è un revival dello spaghetto alla chitarra; dopo Del Verde e Garofalo, ecco qua anche la confezione de La Molisana, un pastificio per cui ho un certo debole. Lo spaghetto riquadrato e spesso, mi ha sempre affascinato, aggiungendo un tocco vintage ad una pasta che altrimenti sarebbe un anonimo spaghetto. A dirla tutta ho visto in vendita a prezzi assai moderati anche un archetto per la trafilatura casalinga dello spaghetto alla chitarra. Poi ho pensato che in casa siamo abbastanza pieni di orpelli da cucina ed ho desistito. Affettate in spicchi di 3-4 millimetri la zucca. Infarinateli, eliminate la farina in eccesso e friggeteli in olio di arachidi per qualche minuto. Scolateli su carta assorbente e teneteli da parte. Scottate le foglie di catalogna, lavate, in acqua bollente per 6-7 minuti. Scolate e non appena fredde, tagliatele finemente con la lama. Evitiamo per una volta frullatori et simili, e ricerchiamo un minimo di spessore nella verdura. In una padella capiente, versate abbondante olio di oliva, accendete il fornello ed unite il mezzo spicchio d’aglio grattugiato finemente. Lasciate insaporire l’olio qualche minuto, quindi unite la catalogna tritata. Lasciate andare mescolando spesso. Salate ed aggiungete uno generoso pizzico di peperoncino in polvere. In una piccola padella tostate i pinoli fino a che non imbruniranno leggermente. Scolate la pasta - inutile che vi dica al dente, tanto gli spaghetti alla chitarra lo saranno invariabilmente diversi minuti dopo il tempo di cottura indicato dalla confezione -, tenendo da parte un mestolino d’acqua di cottura. Ripassate gli spaghetti con la catalogna a fuoco vivo mescolando e mantecando con l’acqua tenuta da parte, aggiungendo infine pinoli e la zucca che avrete tenuto in caldo.