di
Legambiente
18-07-2012
“Recuperare i fondi per la ricerca dal contributo all’autotrasporto”. È questo l'appello che Legambiente insieme a 30 tra docenti e ricercatori lancia al premier Monti in modo da annullare gli effetti disastrosi che i tagli previsti dal decreto Spending review porterebbero a tutto il mondo scientifico.
“Basta con i tagli alla ricerca. Se è necessario tagliare, lo si faccia a partire dai finanziamenti che vengono elargiti a piene mani a tutto il settore del trasporto su gomma che usufruisce da anni di contributi che, al contrario della ricerca, non portano alcun beneficio al Paese”.
È questo in sintesi l’appello lanciato ieri da Legambiente al Governo Monti perché una parte dei fondi destinati all’autotrasporto venga dirottata sulla ricerca in modo da annullare gli effetti disastrosi che i tagli previsti dal decreto Spending review porterebbero a tutto il mondo scientifico.
“Il Governo Monti con la spending review – si legge nell’appello già firmato da 30 notevoli nomi del mondo scientifico e accademico - taglia in modo indiscriminato i fondi agli enti di ricerca, scientifici umanistici e ambientali, compromettendo importanti progetti. I tagli previsti in tre anni ammontano a 210 milioni di euro (33.147.093 nel 2012 e 88.392.247 per il 2013 e 2014)”.
Al tempo stesso – sottolinea Legambiente – “il Governo decide di non togliere un solo euro ai generosi aiuti di Stato che da anni vengono elargiti agli autotrasportatori per un costo annuale di 400 milioni di euro a carico della collettività. Anzi, in modo del tutto improprio per la finalità del decreto, questa cifra viene garantita anche per l’anno 2013”.
Il settore del trasporto delle merci su strada – spiega ancora Legambiente - contribuisce non solo all’inquinamento dell’aria e delle nostre città, ma anche alle emissioni di CO2 per le quali dovremo pagare pesanti multe se l’Italia sforerà i limiti dettati dai trattati internazionali. Nel 2010, secondo i dati Ispra, i veicoli pesanti hanno prodotto oltre 22 milioni di tonnellate di CO2. Bisognerebbe invece puntare sulla manutenzione e l’ammodernamento degli attuali 16000 km di rete ferroviaria esistente, per un efficace riequilibrio modale, merci e passeggeri.
Per rendere concreto l’appello e qualificare non solo a parole la spesa pubblica Legambiente chiede un emendamento al decreto che sposti alla ricerca una parte dei fondi destinati agli autotrasportatori, annullando così i tagli previsti. “Ne beneficerebbe l’ambiente – conclude l’associazione - e farebbe bene alla qualità dello sviluppo tanto invocata”.
Primi firmatari
Vincenzo Balzani (Chimico, Professore emerito - Università Bologna), Carlo Bernardini (Fisico, Professore emerito - Università La Sapienza di Roma), Luigi Campanella (Chimico, Professore emerito, Università La Sapienza di Roma), Bernardo De Bernardinis (Presidente Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), Umberto Guidoni (Astronauta, Divulgatore scientifico), Margherita Hack (astrofisica), Giorgio Parisi (Fisico, Professore Università La Sapienza di Roma, premio Planck per la Fisica), Aurelio Angelini (Sociologo, Professore Università di Palermo, Presidente Comitato Scientifico UNESCO-DESS 2005-2014), Umberto Arena (Professore Ingegneria Chimica, Dipartimento di Scienze Ambientali, Seconda Università di Napoli), Edoardo Bai (Epidemiologo – ISDE), Fabrizio Bianchi (Dirigente di ricerca Cnr, Pisa), Salvatore Bimonte (Professore Associato di Economia, Dipartimento di Economia Politica e Statistica, Università di Siena), Enrico Bonari (Professore di Agronomia e Coltivazioni Erbacee, Direttore dell'Istituto di Scienze della Vita della Scuola superiore Sant'Anna di Pisa), Marcello Buiatti (Professore di Genetica, Università di Firenze), Mario C. Cirillo (Responsabile Servizio Valutazioni Ambientali Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), Liliana Cori (Tecnologo CNR), Rino Falcone (Direttore Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del CNR), Marco Frey (Professore, Direttore Istituto di Management, Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa), Leone Fronzoni (ricercatore Dipartimento di Fisica, Università di Pisa), Pietro Greco (Giornalista e scrittore - Fondazione Idis-Città della Scienza - Condirettore Scienzainrete), Ugo Leone (professore di Politica Ambientale, Università di Napoli, Presidente Ente Parco del Vesuvio), Pietro Lucisano (Presidente corso di Laurea Magistrale Scienze dell'educazione e della formazione facoltà di Filosofia, Università degli Studi La Sapienza di Roma), Marco Marchetti (Professore, Direttore Dipartimento di BioScienze e Territorio, Università del Molise), Gianni Mattioli (Fisico, Professore Università La Sapienza di Roma, presidenza Comitato Scientifico UNESCO-DESS 2005-2014), Simonetta Monechi (Professore Dipartimento Scienze della Terra, Università di Firenze), Enzo Naso (Ingegnere, Professore Dipartimento di Meccanica e Aeronautica, Università La Sapienza di Roma - Direttore CIRPS), Enzo Pranzini (Professore Dipartimento Scienze della Terra, Università di Firenze), Tommaso Ruggeri (Presidente del Consiglio Scientifico dell’INdAM Istituto nazionale di alta matematica), Massimo Scalia (Fisico e matematico, Professore Università La Sapienza di Roma, presidenza Comitato Scientifico UNESCO-DESS 2005-2014), Simonetta Tunesi (Ricercatore UCL Environment Institute di Londra), Alessandro Vercelli (Professore di Economia, Università di Siena), Flavia Zucco (Biologa, Donne e scienza).