Nel mondo dell'ippica non si può mai abbassare la guardia. L'ultima frontiera del doping negli Stati Uniti è la dermorfina, una sostanza tossica che si ricava dalla pelle di una specie sudamericana di rana. Non è stato ancora accertato se la sostanza dopante sia chimica o naturale.
La dermorfina è l'ultima sostanza scoperta, appartenente ad una lunga lista di sostanze dopanti vietate ma, ugualmente, utilizzate negli ippodromi. Nelle ultime settimane più di 30 cavalli di tre diversi Stati (Louisiana, Oklahoma, New Mexico) sono risultati positivi a questa sostanza, un antidolorifico 40 volte più potente della morfina che si trova nella pelle della Phyllomedusa sauvagii, una specie sudamericana di rana, comunemente conosciuta con il nome di Frog Waxy Leaf Monkey.
La scoperta è stata pubblicata dal New York Times ed è avvenuta in un laboratorio di Denver. “Abbiamo sentito parlare di alcune sostanze esotiche - ha dichiarato il Dr Steven Barker, Direttore della Louisiana State University - e il succo di rana è decisamente esotico”. Il Dr Barker sostiene che “la dermorfina sia stata sintetizzata in laboratorio, anche perché per ottenerla si dovrebbero spremere un numero indefinibile di rane”. Quella di Barker è solo un ipotesi; non è stato ancora accertato se la sostanza dopante sia naturale o chimica.
Craig W. Stevens, professore di farmacologia alla Oklahoma State University, ha dichiarato che “il cavallo dopato con la dermorfina oltre a non sentire il dolore, godrebbe di una sensazione di eccitazione e di euforia”. Gli analgesici vengono spesso usati nell'ippica per far correre i cavalli infortunati.
I veterinari sostengono che se i cavalli non sentono il dolore sono propensi a correre anche più forte di quanto non farebbero. L'uso di questa sostanza è considerata una grave violazione nel settore delle corse, poiché può aumentare notevolmente la capacità dei cavalli, influenzando così i risultati delle gare.
Charles A. Gardiner III, Direttore esecutivo della Louisiana Racing Commission, ha dichiarato: “Questa notizia ci ha colti di sorpresa, non poteva arrivare in un momento peggiore. È evidente che coloro che hanno dopato i cavalli con questa sostanza hanno cercato di influenzare le corse. Stiamo già sotto attacco e stiamo perdendo parecchi sostenitori proprio perché i fan cominciano a pensare che le corse siano truccate”. Petra Hartmann, Direttrice dei test eseguiti in laboratorio, ha dichiarato: “Non è stato facile scoprire l'uso di questa sostanza poiché inizialmente il test non era in grado di indentificare la droga dopo la corsa. Allora abbiamo messo a punto un test specifico per la dermorfina e finalmente abbiamo ottenuto risultati positivi”.
Nel settore dell'ippica non si può mai abbassare la guardia e bisogna sempre cercare di andare a fondo per verificare se le voci che circolano siano reali o meno. La Hartmann non avrebbe mai immaginato che “l'uso della dermorfina fosse così diffuso; i cavalieri non dovrebbero mai sottoporre i propri cavalli a questo tipo di sperimentazioni chimiche”. Nessun allenatore è stato formalmente incriminato al momento, ma le autorità che regolamentano le corse si aspettano che accada presto.
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