Stefania e Ivo sono una coppia che ha frequentato il corso "Cambiare vita e lavoro, istruzioni per l’uso" al Parco Energia Rinnovabile qualche anno fa, erano già nell’ottica di un cambiamento e stavano cercando idee e ispirazioni per concretizzarlo.
Dopo il corso, hanno iniziato a valutare varie possibilità e una di queste era il trasferimento nel paesino veneto di Faller nel Comune di Sovramonte, quasi al confine con il Trentino. Trasferitisi in questa nuova realtà, hanno portato il loro entusiasmo, energia e voglia di fare all’interno di un contesto di grande potenzialità, come lo sono tantissimi luoghi decentrati in Italia che hanno conservato le loro caratteristiche originali.
In questo caso la particolarità di Faller è una mela, quella denominata prussiana perché importata nel passato da emigranti veneti che piantandola in quelle terre trovarono la possibilità di farla crescere in condizioni ottimali. Così la mela è diventata l’emblema di questo luogo, anche perché non è una mela qualsiasi; infatti ha dimensioni e qualità eccezionali, non è trattata e ha un sapore speciale.
Così l’intero paesino, semi vuoto durante gran parte dell’anno, viene tenuto in vita da una mela, i cui alberi sono spettacoli della natura, delle vere opere d’arte con i quintali di frutti attaccate ai loro rami, uno degli infiniti prodigi che la natura ci dona e che si potrebbero ammirare per ore senza annoiarsi.
La mela viene festeggiata il prossimo fine settimana, 22 e 23 ottobre, con una tradizionale fiera che vede anche la partecipazione di artigiani e produttori di cibo locale nella falsariga di una riscoperta di sapori e saperi che sono la vera ricchezza dell’Italia da nord a sud con la miriade di paesi che hanno le loro eccellenze troppo spesso dimenticate e che invece hanno anche grazie a queste eccellenze la possibilità di una grande rinascita.
E Faller, con le sue tante case vuote che a volte si prestano a essere un albergo diffuso, potrebbe, partendo proprio dalla sua base cioè la mela, accogliere giovani e non, volenterosi di ripartire dall’unica vera ricchezza più grande che abbiamo cioè la natura e i suoi doni meravigliosi. I Comuni e le amministrazioni potrebbero recepire l’esigenza di molte persone come Stefania e Ivo e agevolare la possibilità di rinascita di questi luoghi perché le potenzialità sono enormi e vedere luoghi del genere semi vuoti è un dispiacere.
Quindi sostenere gruppi di persone che vogliono ripartire dal bello e dal sano dovrebbe essere l'obiettivo di ogni amministrazione che ha a cuore le sorti della propria gente, a prescindere da colori od orientamenti politici. Così come la mela che regala la sua bontà a chiunque e chiunque ne beneficia.
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