Stefano Mancuso: «A Firenze una scuola dove gli alberi puliranno l'aria»

La scuola che “respira” potrebbe essere realizzata a Firenze grazie a un crowdfunding lanciato da GoFundMe Italia a supporto del progetto ideato dal professore Stefano Mancuso, con il progetto "Ci vuole un albero!".

Stefano Mancuso: «A Firenze una scuola dove gli alberi puliranno l'aria»

La scuola che “respira” potrebbe essere realizzata a Firenze grazie a un crowdfunding lanciato da GoFundMe Italia a supporto del progetto ideato dal professore Stefano Mancuso, scienziato di fama internazionale e direttore del Linv (International Laboratory for Plant Neurobiology). Si tratta di una struttura che vedrebbe la purificazione dell’aria interna, un bosco nel cortile della scuola per la purificazione e la climatizzazione dell’area antistante all’edificio, un orto didattico, tetti verdi fruibili e pareti verticali a bassa manutenzione. Sono alcune delle azioni che permetterano di convertire un edificio scolastico in una scuola totalmente verde.

“Con la campagna “Ci vuole un albero!” ogni superficie, orizzontale o verticale sarà coperta di piante – si legge sul sito dell’iniziativa – Gli studenti ai primi anni della loro formazione, impareranno a convivere con le piante e a trarre dalla loro compagnia tutti i benefici possibili; non solo ambientali, ma anche fisici e psichici”.

«Utilizzare alberi e piante, e le loro straordinarie caratteristiche, è il modo più economico e rapido per contrastare la crisi climatica - spiegano nel progetto di crowdfunding - Gli alberi e le piante infatti assorbono le emissioni di anidride carbonica che provocano il riscaldamento globale. Aumentare le superfici vegetate, soprattutto nelle città, ossia nei luoghi del pianeta in cui si produce circa l’80% della CO2 mondiale, è l’unico reale sistema che abbiamo per contrastare l’emergenza climatica».

«Partendo da questo dato scientifico vogliamo, come GoFundMe Italia, metterci per la prima volta in prima linea nell’appoggiare il Professor Stefano Mancuso - proseguono dalla piattaforma di fund-raising - Sebbene siano necessarie anche azioni volte alla riduzione delle attuali emissioni e la transizione verso le energie pulite, coprire di alberi e piante le nostre città è un’azione semplice e alla portata di ognuno di noi, ma dall’enorme potenziale e con un ritorno immediato».

«Occorre agire in fretta contro il cambiamento climatico per evitare desertificazione, scioglimento delle calotte polari, aumento del livello dei mari, fenomeni meteorologici estremi, rischio idrogeologico, siccità e rischio incendi. Tutti i fondi raccolti con questa campagna andranno all’equipe del Professor Mancuso, PNAT, per portare a termine un progetto di riforestazione urbana, all’interno della zona urbana di Firenze. Firenze è scelta come città simbolo: qui nasce il rinascimento, qui deve rinascere la nostra consapevolezza che le città sono il luogo in cui si può combattere con maggiore efficacia il riscaldamento globale».

«Da Firenze deve diffondersi l’idea di una nuova città ideale, non esclusivamente costruita, come nell’immaginario rinascimentale, ma completamente ricoperta di alberi e piante. Per fare questo, sono necessarie nuove tecnologie e innovazione. Con questa campagna l'equipe del Professor Mancuso vuole trasformare una grande scuola primaria di Firenze in una scuola del futuro, dove l’aria è depurata dalle piante all’esterno e all’interno dell’edificio, dove ogni superficie, orizzontale o verticale sia coperta di piante e dove gli studenti ai primi anni della loro formazione, imparino a convivere con le piante e a trarre dalla loro compagnia tutti i benefici possibili; non solo ambientali, ma anche fisici e psichici. Una scuola che dovrà diventare il modello su cui trasformare tutte le altre scuole del mondo».

«Quello che propone l'equipe del Professor Mancuso è un intervento che immerga gli alunni nel verde a 360 gradi, attraverso la realizzazione di:

- una Fabbrica dell’aria per la purificazione dell’aria interna;
- un bosco nel cortile della scuola per la purificazione e la climatizzazione dell’area antistante all'edificio;
- un orto didattico;
- tetti verdi fruibili e pareti verticali a bassa manutenzione.

L'obiettivo finale di 200.000 euro è stato calcolato in base al costo per alunno, ma la scuola verrà scelta in base a quanto verrà raccolto e dunque in base alle dimensioni che si riusciranno a coprire con i fondi raccolti».

QUI per partecipare al crowdfunding

 

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