"Stop ReArm»: la campagna delle associazioni

Nove associazioni lanciano la campagna "Stop ReArm" con la quale si oppongono al piano di riarmo dell'Unione Europea che destina 800 miliardi di euro agli armamenti, «che fanno bene solo a chi le armi le produce» dicono i promotori.

La campagna è supportata da Transnational Institute, Transform Europe, Arci, Wilpf, Attac Italia, Ferma il Riarmo, International Peace Bureau, Stop The War Coalition e CND.  

«Ci opponiamo al piano dell’UE di spendere 800 miliardi di euro in armi. Saranno 800 miliardi rubati. Rubati alle spese sociali, alla salute, all’educazione, al lavoro, alla costruzione della pace, alla cooperazione internazionale, alla transizione giusta e alla giustizia climatica. Saranno un beneficio solo per i produttori di armi in Europa, negli USA e in altri paesi» dicono i promotori della campagna

«Renderanno la guerra più probabile, e il futuro più insicuro per tutti e tutte. Genereranno più debito, più austerità, più confini. Approfondiranno il razzismo. Alimenteranno il cambiamento climatico - proseguono  - Non abbiamo bisogno di più armi; non abbiamo bisogno di preparare altre guerre. Abbiamo bisogno di un piano totalmente differente: sicurezza reale, sociale, ecologica e comune per l’Europa e il mondo intero. Organizziamo un movimento europeo contro ReArm Europe! Facciamolo insieme».

I promotori invitano alla mobilitazione: «Se siete un gruppo organizzato, un’associazione, un movimento, un sindacato, una rete. Se condividete questo appello comune. Se volete impegnarvi insieme contro ReArm Europe, comunicate la vostra adesione compilando il modulo di adesione sul sito stoprearm.org».

 

 

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