Strada statale 275, anche in Salento il teatrino delle 'grandi opere'

Non solo Tav. Anche la Puglia si trova a fare i conti con una grande e costosa opera a cui gran parte della popolazione locale si oppone da vent’anni. È la SS 275: superstrada di quattro corsie che, collegando Maglie a Santa Maria di Leuca, passerà nel cuore del Salento. L’apertura del cantiere, fortemente voluta da tutte le parti politiche, avverrà nel 2013 in nome della sicurezza e della riduzione degli ingorghi.

Strada statale 275, anche in Salento il teatrino delle 'grandi opere'
Figlia della già tristemente nota 'strada della morte', la Maglie-Leuca sarà il prolungamento verso sud di quella che, con i suoi mille chilometri, è la statale più lunga dell’Europa occidentale: la SS 16, che collega Padova a Otranto. Una strada a quattro corsie di circa 40km, ottenuta dall’allargamento di quella esistente per la prima metà, e costruita ex novo nel suo ultimo tratto. Proprio contro quei 18 km da aggiungere si concentrano le proteste. Lì, infatti, “sono previsti numerosi sottopassi o sovrappassi, gallerie artificiali, rotatorie, rampe di accesso o di uscita e un viadotto a tre campate, che permetta di oltrepassare un’area di cave di pietra”, scrive sul suo sito il Comitato 275: “Ma non è tutto, perché il nuovo tracciato lambisce in più punti zone di alto interesse ambientale che verrebbero danneggiate dalla presenza di un’infrastruttura di tale portata”. Per Vito Lisi, veterinario e presidente del movimento Sos 275, il problema non è solo cosa si vuole costruire, ma anche come: “C’è una serie di incongruenze nel documento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in cui si prevede l’inizio dei lavori per il luglio 2013”. “Gli ultimi 18 km diventano a 2 corsie mentre il progetto in gara ne prevede 4”, denuncia Lisi: “C’è una costante ambiguità su questa vicenda, ma il Ministero non ha mai risposto alle nostre domande”. L’impresa autrice del progetto di ammodernamento e adeguamento della 275 è la ProSal (Progettazioni Salentine) , ditta di Lecce diretta da Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’Automobile Club d’Italia (Aci). Interpellata sulla questione, la società afferma che l’incarico affidatole “è conforme alle disposizioni ed alle norme vigenti all’epoca del suo conferimento”: sarebbero così infondate le illazioni di coloro che parlano di ambiguità negli iter procedurali, gare d’appalto inesistenti o affidamento dei lavori alla ditta per chiamata diretta. Per ProSal questa nuova infrastruttura garantirebbe una maggiore sicurezza: “L’attuale strada è notoriamente conosciuta come strada della morte in quanto scenario di tragedie e di dolore che hanno coinvolto centinaia di famiglie salentine”. Un triste primato dovuto, ricorda l’azienda, alla “presenza di innumerevoli accessi diretti ed immissioni laterali per la presenza di strade complanari lungo tutto il tracciato”. Una strada che, inoltre, “è stata spesso teatro di scontri frontali”. C’è poi l’aspetto ambientale: “Il terzo tronco dell’attuale strada (dove nel progetto si prevede di andare in variante) attraversa i centri abitati per il 40% della sua lunghezza - aggiunge la ditta leccese - creando, soprattutto nei periodi estivi, lunghi ingorghi con un notevole innalzamento del CO2 e delle polveri sottili”. Allontanando il traffico dai centri abitati, dunque, “si avrebbero ingenti benefici sia in termini di sicurezza che di tipo ambientale”, e “si ridurrebbero i tempi di percorrenza, eliminando l’isolamento del capo di Leuca dal resto della provincia, così come chiedono da tanti anni i comitati a favore dell'allargamento della SS 275”. Perché invece non destinare questi soldi “al potenziamento e miglioramento della ferrovia locale?”, si chiede Vito Lisi: “Un territorio che punta molto sul turismo come il nostro non può avere un servizio ferroviario arretrato e fermo al 1908, quando è stato costruito”. “I bisogni di questo territorio sono altri”, insiste l’eco-attivista: “Non è costruendo una nuova autostrada che possiamo fare arrivare i turisti. Anzi, se deturpiamo quelle che sono le nostre uniche risorse, come il paesaggio e i beni archeologici che verrebbero seppelliti da quest’opera, sarebbe la fine”. Una vicenda annosa e complessa, insomma, che può ricordare quella valsusina: “La logica di chi vuole scavare il tunnel per l’alta velocità Torino-Lione è identica a quella di chi vuole questa strada”, conclude Lisi: “Costruire qualcosa di inutile, facendo gravare sulla collettività i costi legati a salute, ambiente ed economia. Per riempire le tasche di pochi”.

Commenti

conosco bene la zona.non c,è alcun bisogno di strade nuove.già c'è un pezzo di autostrada gratuita che dopo maglie verso lecce si biforca.se prendi a destra vai a lecce se vai a sinistra non vai da nessuna parte(l'indicazione dice galatina ma non ci arrivi).questo tratto liberamente agibile è usato per gare con scommesse.notevoli poi i megasvincoli per soleto nord e più avanti soleto sud.svincoli ottimi per los angeles ma forse eccessivi per un paesino.insomma avete capito: si fanno strade per pappare la tangente
gigi, 10-07-2012 07:10
ragazzi la doppia corsia serve e come; almeno fino a Tricase. Il tratto di strada che collega Montesano a Scorrano è pericoloso soprattutto nei pressi di Nociglia. Pensate a tutti i lavoratori che impiegano molto più tempo per andare da Corsano a Scorrano che da Scorrano a Lecce. Io penso che le 4 corsie, indipendentemente dal fattore turismo, siano essenziali fino a Tricase e che comunque bisognerebbe potenziare anche la ferrovia che colleghi Lecce con il resto del Salento in tempi ragionevoli, basti pensare che da Tricase il treno ci mette quasi 2 ore per arrivare a Lecce.
nick, 10-07-2012 11:10
Nessuno ci ha mai spiegato il perchè non sono state fatte alcune rotatorie su gli incroci più pericolosi. Vedi incroci per San Cassiano, Surano, Lucugnano. Sai quanti morti in meno ci sarebbero stati!? Ma un dubbio sorge spontaneo!! Non è che per caso i morti su questa strada sono stati messi in conto proprio per giustificare questa "grande opera"?
Francesco, 15-07-2012 05:15
Noto con grande rincrescimento che il mio commento del 14 Giugno non è stato nemmeno letto; non solo dagli ambientalisti, ma anche da coloro che avrebbero il sacrosanto dovere di rispondere e giustificare il motivo per cui si stanno bersagliando a ricorsi sia Ricchiuto (che è noto essere persona indagata)e Palumbo-Matarrese (quest'ultimo con procedura falli-mentare a carico). Ma spiegatemi un po': il registro nazionale delle imprese di valore lo hanno sfogliato? Preciso che sono d'accordo nel bocciare il tratto terminale del progetto, che prevede una serie di viadotti del tipo di quelli della Catania-Palermo per giungere fino a Leuca. La strada a 4 corsie deve essere fermata a Tricase e terminare con una strada posta in sicurezza che superi Corsano per giungere prima dell'abitato di Gagliano.
Gigi, 15-06-2015 12:15
Gli ambientalisti hanno dato battaglia senza quartiere per evitare che si ampliasse la 275. Accampando scuse come: spreco di danaro, inutilità,danneggiamento dell'ambiente e delle sue peculiarità che rendono unico tutto il salento. Dopo venti anni siamo punto e d'accapo. Per andare da Maglie a Montesano occorrono 8 minuti, da Montesano a Leuca 40 minuti. Le battaglie degli ambientalisti avrei potuto anche comprenderle, se si fossero accorti solo per un momento dell'inutilità dell'allargamento della Maglie Otranto e dell'eradicazione di 8000 alberi d'olivo. Una strada che è utilizzata per due mesi all'anno, è stata piena di rotatorie, di complanari, di ponti. Non è giusto chiedersi: : Quando si inventava quell'inutile opera, gli ambientalisti dove stavano?
Gigi, 14-06-2015 12:14
gigi hai pienamente ragione!! ormai la 275 è un calvario che andrà ad arenarsi nella burocrazia e nella giungla dei ricorsi/giustizia italiana. Comunque questi pseudo-ambientalisti sono solo figli di papà che provano gusto a manifestare e bloccare qualsiasi atto di progresso nella nostra terra.
nick, 15-06-2015 06:15

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