A cosa fare attenzione quando si acquista un estrattore
Il modello e le funzioni
Gli estrattori non sono tutti uguali e vale la pena di farci attenzione visti i prezzi piuttosto alti, selezionando quello che fa al caso nostro e per le nostre necessità specifiche. Alcuni sono programmati per fare anche pesti, sorbetti, gelati e preparati usati normalmente dai crudisti come con l'Hurom serie GD o l'Essentia. Con alcuni si possono, inoltre, ridurre in polvere diversi tipi di erbe aromatiche essiccate e spezie granulose.
Non si tratta, quindi, in questo caso, di semplici estrattori ma di macchinari estremamente versatili. Di cosa abbiamo veramente bisogno? Abbiamo in cucina frullatori, robot o altro che già soddisfano le nostre necessità? Che uso faremmo dell'estrattore? Beviamo succhi quotidianamente? Queste sono le prime domande da porsi prima di acquistare.
Ci sono essenzialmente due tipi di estrattore, tutti e due di tipo verticale. Quelli di tipo orizzontale sono considerati ormai superati perchè più difficoltosi da usare, da pulire e per il costo molto elevato.
Vediamo i punti da considerare
Il numero di giri è davvero così importante? Direi che la questione è piuttosto dibattuta. Sostanzialmente, le nostre vecchie centrifughe andavano dai 6000 ai 18000 giri compromettendo, in questo modo, la qualità del succo prodotto. Il succo della frutta, infatti, e gli enzimi in esso contenuti sono particolarmente sensibili al calore. Fin qui ci siamo e, sicuramente, se facciamo il confronto con un estrattore anche a 120 giri, non c'è paragone. Il punto è se sia davvero così fondamentale che i giri siano 40 o 80.
Personalmente non ne sono sicura e non credo che a quelle velocità il succo si possa scaldare ma il punto è che sembra che sopra i 40 giri il movimento prodotto dalla coclea di metallo sia in grado di creare campi elettromagnetici che, in qualche modo, comprometterebbero la qualità dell'estratto agendo appunto negativamente sugli enzimi.
In sostanza la forza di torsione non deve essere nè troppo bassa, in questo caso l'estrattore si fermerebbe, nè troppo alta per evitare appunto che si attivino campi elettromagnetici che altererebbero gli enzimi. A questo proposito sembra che il miglior equilibrio sia dato da estrattori che viaggiano fino ai 52 giri al minuto.
Inoltre, un estrattore con meno giri incamera meno aria quando è in funzione, ossidando di meno l'estratto prodotto, rende di più e crea meno scarto, con un risparmio notevole.
I materiali con cui è stato prodotto
Fate attenzione ai prodotti che non sono BPA free, cioè realizzati con utilizzo di bisfenolo A. Nella scheda degli estrattori della Hurom, viene specificato se il prodotto segue o non segue questa norma. Un estrattore che lavora a 40 giri non sviluppa calore mentre è in funzione e quindi sembra che questo sia sufficiente per non liberare sostanze dannose. Se volete essere più sicuri, però, evitate gli estrattori senza quella dicitura.
Il materiale che viene spesso usato è l'ultem il quale ha bisogno del bisfenolo A per essere lavorato. Il bisfenolo A diventa pericoloso soltanto se la plastica viene riscaldata, rilasciando nel cibo che viene a contatto delle particelle tossiche. Nel caso di questo tipo di estrattori che, a 40 giri, non sviluppano calore, non sembra esserci alcun tipo di rischio in questo senso.
Ci sono ancora in commercio estrattori fatti d'acciaio ma sembra che l'acciaio non sia il massimo per la vitalità degli enzimi. Addirittura anche per tagliare la frutta e la verdura sono sconsigliati materiali che non siano legno e ceramica.
La possibilità di smontarlo e pulirlo facilmente
Il commento che spesso mi sono sentita rivolgere quando ho offerto succhi fatti con la mia centrifuga (perchè non ho ancora un estrattore), è che bisogna montare e rimontare il macchinario in troppi pezzi, lavarlo, asciugarlo e rimontarlo. Insomma, troppo lavoro. Personalmente non ci ho mai fatto caso perchè rispetto al beneficio (enorme) di succhi vivi e disponibili, vere e proprie medicine naturali e a costo bassissimo, i cinque minuti spesi per il montaggio e il lavaggio mi sembrano davvero poco importanti. Tuttavia, se questo fosse davvero un problema, fate attenzione a quanti pezzi ci sono, se si monta in modo semplice e, soprattutto, se si pulisce senza difficoltà. Si trovano in rete diversi video in proposito. Se il tempo è un elemento fondamentale potete orientarvi anche verso un estrattore big mouth, con imboccatura ampia che permette l'inserimento di frutta a pezzi più grossi o addirittura intera come il B6000 WHOLE Slow Juicer della Kuvings.
L'ingombro
L'estrattore non è un macchinario poco ingombrante e bisogna tenerne conto se si dispone di poco spazio. Orientarsi, di conseguenza, su macchine con dimensioni più contenute. Valutate se volete usare l'estrattore su base quotidiana. In questo caso deve essere sempre a disposizione. Gli estrattori di nuova generazione, però, sono molto più compatti rispetto al passato. Le case produttrici ne hanno tenuto conto proprio considerando lo spazio sempre minore nelle nostre cucine.
Il motore
Un motore potente assicura un buon lavoro e quindi un'estrazione migliore e con meno scarto anche quando il numero di giri è molto basso.
Tuttavia sembra che un motore a 150 watt sia un buon compromesso. La scelta di un motore più potente di questo non sembra portare vantaggi (parliamo di estrattori casalinghi) comportando invece un inutile maggior consumo di energia. La Coway e la Hurom producono solo motori a 150 watt.
La silenziosità
Per chi usa questo macchinario spesso durante la giornata o al mattino presto, il rumore non è secondario. Il rischio è di trovarsi a non utilizzare proprio nei momenti della giornata in cui ne avremmo più bisogno, il nostro estrattore. Alcuni modelli assicurano un'alta silenziosità e se si vive in un condominio in città o in appartamenti con pareti non isolate o sottilissime è meglio tenere in considerazione la cosa.
La garanzia e i pezzi di ricambio disponibili
Fare attenzione ai pezzi di ricambio facilmente disponibili sul mercato è essenziale. Inoltre alcune case produttrici danno una garanzia di ben 5 anni.
Le case produttrici
La Coway, la Hurom e la Kuvings sono le marche più conosciute e sono tutte coreane. La Coway, in particolare, è stata la prima a commercializzare gli estrattori a 40 giri. Vi sono poi quelli prodotti in Cina anche se le marche sono italiane e non ce ne accorgiamo.
Perchè i succhi?
Perchè possiamo introdurre molti nutrienti evitando la fibra che, sebbene sia importantissima per il nostro intestino, non ha valore nutritivo. Per molti, inoltre, troppe fibre sono un problema.
Perchè il succo ci mette immediatamente a disposizione moltissime sostanze nutritive.
Perchè se non utilizziamo frutta o verdura biologica (sappiamo che molti pesticidi restano nelle fibre) il nostro succo è comunque, almeno in parte, protetto.
Perchè hanno poche calorie e molti nutrienti.
Perchè possono considerarsi una vera e propria medicina. A volte per avere benefici terapeutici da alcune piante bisognerebbe consumarne grandi quantità e non sempre ci è possibile o praticabile. Il succo consente di ovviare a questa difficoltà.
Perchè disintossicano il corpo, fanno bene alla nostra pelle.
Perchè piacciono anche ai bambini che spesso, invece, si rifiutano di assumere con regolarità frutta e verdura. Sono colorati, belli, freschi e dissetanti.
Perchè i succhi venduti in commercio sono pastorizzati e scaldati. Questo significa che sono morti. Per stare bene, invece, ci è indispensabile che il cibo sia il più possibile vivo, crudo e non conservato.
Per iniziare ad orientarsi:
http://www.estraggo.it/estraggo-pro
https://www.siquri.com/essenzia/
https://www.siquri.com/juicepresso/
http://www.huromitalia.it/prodotti.php
http://www.kuvings.com/intro/intro.html
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