Terremoto: l'impegno di ActionAid per una ricostruzione partecipata

"Faremo tutti gli sforzi possibili per garantire che ogni cittadino si senta parte della ricostruzione e possa far sentire la sua voce". È quanto ha affermato Marco De Ponte, Segretario Generale di ActionAid. L'organizzazione internazionale prende parte al progetto di 'Protezione civica' per garantire ai cittadini partecipazione e trasparenza nella ricostruzione delle zone colpite dal terremoto in Emilia.

Terremoto: l'impegno di ActionAid per una ricostruzione partecipata
“Chi ha perso la casa, il lavoro, persone care, non è solo una vittima da aiutare, deve essere prima di tutto il protagonista della ricostruzione. La sua voce va ascoltata, e nei suoi confronti è necessario essere trasparenti”. Così Marco De Ponte, Segretario Generale di ActionAid Italia annuncia l’impegno dell’organizzazione internazionale per le popolazioni colpite dal terremoto in Emilia, che partecipa al progetto di Protezione Civica. “ActionAid è un’organizzazione internazionale per la giustizia sociale che opera in oltre quaranta paesi, e in molti di questi è costretta a fronteggiare emergenze quali alluvioni, siccità e gli stessi terremoti”, spiega De Ponte. “Da queste esperienze abbiamo imparato che è fondamentale far partecipare i cittadini alla ricostruzione ed essere trasparenti nella gestione dei fondi. Per questo motivo abbiamo deciso di partecipare al progetto di Protezione Civica”. Già in occasione del terremoto che ha colpito L’Aquila nel 2009 ActionAid ha dato vita a due progetti. Il primo, Le crepe nel G8, consisteva in un’indagine volta a capire se davvero lo spostamento del meeting del G8 da La Maddalena a L’Aquila avrebbe portato benefici alle comunità colpite. Il risultato è stato negativo: lo spostamento non ha affatto prodotto i risultati proclamati. Il secondo progetto, L’Aquila a pezzi, era verificava invece quanto gli aquilani fossero stati coinvolti nella ricostruzione della loro città. Anche in questo caso il risultato è stato deludente: alle persone colpite è stato detto di farsi da parte, qualcun altro avrebbe ricostruito la città per loro. Un approccio che si è rivelato fallimentare. Questa volta ActionAid partecipa al progetto di costruzione e implementazione del portale Protezione Civica. Accedendo alla piattaforma on line, i cittadini (in particolare quelli delle aree colpite dal terremoto) potranno segnalare disagi, danni e anche offerte di aiuto, che saranno immediatamente comunicate alle autorità locali e alla protezione civile per agevolare i soccorsi e gli interventi. Si tratta di una piattaforma che consente di convogliare tutte le segnalazioni che in questi giorni si stanno diffondendo sul web e sui social media e che spesso vanno perse, perché non vengono indirizzate alle autorità competenti. La piattaforma, oltre a raccogliere le segnalazioni dei cittadini, nei prossimi mesi sarà protagonista di un progetto di 'budget tracking'. Attraverso questa piattaforma, gli analisti di ActionAid si impegneranno a tracciare e verificare tutte le spese e i fondi che verranno utilizzati per le popolazioni colpite dal terremoto, in modo da garantire la trasparenza delle spese dei fondi pubblici. “Il nostro contributo si articolerà lungo due assi: da un lato il cosiddetto ‘budget tracking’, per monitorare come vengono spesi i soldi messi a disposizione per la ricostruzione e dall’altro la ‘partecipazione’. Faremo ogni sforzo per far sì che chi è stato colpito dal sisma possa dire la sua nel processo di ricostruzione”, conclude De Ponte.

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