di
Alessandra Profilio
07-01-2013
A distanza di un anno e nove mesi dal disastro di Fukushima, il neo primo ministro giapponese Shinzo Abe ha annunciato l'intenzione di costruire nuovi reattori nucleari. Intanto però gli esperti lanciano l'allarme contaminazione nella capitale: “Tokyo è una bomba a tempo”.
A distanza di un anno e nove mesi dal disastro di Fukushima, il neo primo ministro giapponese Shinzo Abe ha annunciato l'intenzione di costruire nuovi reattori nucleari. Il neo premier sostiene che i nuovi reattori saranno diversi da quelli costruiti quarant’anni fa.
Eppure, mentre Abe pensa ad un ritorno all'atomo, Tokyo scopre di essere contaminata gravemente dalle radiazioni della centrale nucleare di Fukushima che avrebbero provocato l'anomalo riscaldamento del suolo e del fondale marino.
L'allarme viene dal Washington blog che fa il punto sulla situazione e riferisce che nella baia di Tokyo, il cesio è persino più alto di quello di Fukushima e quasi tutto il fondale marino che bagna la capitale nipponica sarà contaminato entro il 2014.
Debora Billi riferisce che, secondo secondo il Japan Times, l'area metropolitana di Tokyo è “una bomba a tempo”. Il terreno, infatti, “è così caldo che dovrebbe essere mandato in una discarica per rifiuti speciali”. Oltre alla fuga dalle prefetture vicine a Fukushima, aumenta anche il numero di cittadini che stanno abbandonando Tokyo. I residenti nella capitale, poi riportano la presenza di cisti e noduli.
Intanto a Fukushima si teme anche per il possibile aumento del rischio obesità nei bambini. La paura della contaminazione spinge infatti i genitori a far uscire di casa i propri figli il minor tempo possibile. La conseguenza, quindi, è che vengono notevolmente ridotte le attività all'aria aperta dei propri figli. Nei bambini di circa 6 anni si è passati così da un tasso di obesità del 6,3% a quello dell'11,4%. Quasi raddoppiata anche la percentuale relativa agli 8 anni, che il rapporto stima al 14,6%.
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