Tre leggi per la giustizia e i diritti. Intervista a Daniele Vicari

In occasione della campagna proponente tre leggi di iniziativa popolare su tortura, carceri e droghe abbiamo intervistato Daniele Vicari, regista del film Diaz, tra i sostenitori dell'iniziativa e della petizione popolare.

Tre leggi per la giustizia e i diritti. Intervista a Daniele Vicari
Negli scorsi mesi, è stata lanciata la campagna, “Tre leggi per la giustizia e i diritti” promossa da diverse associazioni e organizzazioni impegnate sul fronte dei diritti umani. Si tratta dell’ennesimo appello alla cittadinanza affinché dal basso possa contribuire direttamente ad affermare principi di rispetto ed equità nonché temi universali come quelli dei diritti umani per i quali troppo spesso la classe politica dimostra di avere poca sensibilità e propensione. La prima proposta di legge mira a introdurre il reato di tortura nel nostro codice penale, la seconda intende porre l’accento sui diritti dei detenuti affermando la legalità e il rispetto della Costituzione all’interno delle carceri e la terza proposta punta a richiedere la modifica delle leggi sulle droghe. Abbiamo contattato telefonicamente il regista Daniele Vicari, uno dei sostenitori delle tre petizioni popolari, con il quale abbiamo discusso del reato di tortura, della recente sentenza d’appello sui fatti di Bolzaneto, così magistralmente raccontati attraverso il suo film Diaz, del ruolo del cinema italiano nel contesto sociale e di altri temi dell’attualità del nostro paese. Per saperne di più: L'appello di Don Luigi Ciotti L’appello di Daniele Vicari L' appello per le carceri Elio Germano

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