I treni in Italia: un servizio catastrofico

La tragedia ferroviaria in Puglia, con morti e feriti, obbliga a una seria riflessione di carattere generale. Che il servizio ferroviario in Italia sia a livelli infimi lo sanno tutti. Essendo un viaggiatore frequente dei treni verifico costantemente lo stato fatiscente delle linee e dei convogli ed è già un miracolo che non ci siano incidenti mortali ogni giorno.

I treni in Italia: un servizio catastrofico

L'ennesimo incidente ferroviario in Puglia (su una tratta gestita da una società privata locale), che arriva dopo diverse altre tragedia accadute negli ultimi vent'anni, non può non far scattare una riflessione di carattere generale sulla situazione del servizio ferroviario italiano.

I treni che circolano? Sono vecchi, sporchi, spesso ci muori di freddo o di caldo a seconda di quale sistema non funziona (se riscaldamento o aria condizionata), perennemente in ritardo, tempi di percorrenza medi che sono ancora quelli dei treni degli anni sessanta. E Trenitalia cosa fa? Punta tutto sull’alta velocità e i Frecciarossa.

Invece di puntare su un servizio capillare, pulito, puntuale, efficiente per far lasciare il più possibile l’auto a casa, si chiudono le piccole stazioni, si chiudono biglietterie, si taglia sul personale e le zone fuori dalle grandi dorsali possono arrangiarsi.

In alcune tratte, soprattutto quelle dei pendolari delle grandi città, negli orari di punta si verificano situazioni che nemmeno i carri bestiame sono paragonabili. E’ indegno e vergognoso far viaggiare le persone ammassate; persone che dopo un giorno di lavoro sono di certo ben felici di fare il viaggio in piedi pigiate le une alle altre! E se ciò si verifica in estate è veramente una situazione che i dirigenti di Trenitalia dovrebbero provare spesso come punizione per la loro fallimentare politica dei trasporti.

E se malauguratamente abitate al sud o nelle isole, soprattutto la Sicilia, l’uso del treno può diventare una impresa eroica, tempi biblici per fare pochi chilometri, attese infinite di coincidenze, orari assurdi, tutto calcolato in modo da disincentivare l’uso del treno e quindi poter fare chiudere più stazioni e ridurre ancora di più il servizio. Quasi si fa prima a dorso di mulo e non si corre il pericolo di essere investiti da un altro treno che arriva nella direzione opposta.

Che a Trenitalia interessi il VIP e non i poveri pendolari appare chiaro.

E in Puglia? Dove la tratta era gestita da una società privata esterna? C'è il binario unico. Ma come è possibile che in tratte come quella in questione ci sia ancora il binario unico? Come è possibile che un paese che vuole fare la TAV sventrando intere vallate per collegarsi con Lisbona e Kiev, abbia ancora percentuali altissime di tratte a binario unico? Ma cosa ci importa di collegarci a Lisbona o Kiev se non riusciamo nemmeno a fare viaggiare i pendolari in maniera civile? Se c’è qualcosa da potenziare in Italia è proprio il trasporto ferroviario locale che darebbe solo vantaggi per tutti, ma forse non per i soci e gli azionisti delle varie società, lautamente pagati e che un treno su un binario unico probabilmente non lo hanno mai preso in vita loro.

 

Commenti

Daccordissimo 100%. Anche io viaggio molto, e eccetto la AV siamo a livello di terzo mondo, perfino sulla Milano-Ventimiglia, tratta Intercity (si fa per dire): ritardi garantiti, sporcizia, malfunzionamenti, sconfort, tempi biblici, mille fermate in piccole località, un vero incubo. Un consiglio gratis da ingegnere ai dirigenti, ministri, assessori e altri che percepiscono lauti stipendi senza essere capaci ne competenti di fare il loro lavoro. In attesa di raddoppi di binario (immagino ci vogliano miliardi e decenni), per rendere sicuro il binario unico basterebbe un programmino di automazione su un piccolo PC (come quelli di casa), oppure un app su cellulare, oppure basterebbero delle semplici cellule fotoelettriche.
Ing. R.Maggio, 13-07-2016 11:13
concordo pienamente con tutto quello che hai scritto , io sono una pendolare che fa tutti i giorni padova milano con la freccia bianca ...l abbonamento costa una follia ,non hai il posto prennotato e tante volte il viaggio lo devi fare in piedi ...o senno devi aggingere altri soldi naturalmente se vuoi il posto ...oltre che i treni sono quasi tutti i giorni in ritardo mattina e sera ,d'estate mori di di freddo con l aria condizionata perche non ce mai una via di mezzo ..o e freddo da morire o e un caldo tremendo e di inverno lo stesso ....pero si fanno pagare tantissimo e non gli importa niente a nessuno dei pendolari ..e si puntano sulle frecce rosse che costano il doppio ...e cmq siamo nel 2016 e per fare 230km e il treno ci impiega ancora 2 ore e mezza ....questo e i trei italia
catalina, 13-07-2016 09:13
Purtroppo in Italia si va male per il semplice motivo che ci sono persone incapaci. Funzionari che non funzionano, dirigenti che non sanno dirigere. Forse sarebbe meglio un capo stazione o un macchinista. Loro si che sarebbero capaci a dover mettere le mani. Come si può appaltare a delle ditte private magari s.r.l. che alla fine del contratto non si sa nemmeno che fine facciano. Dove sta scritto che privatizzare sia meglio. Ecco i risultati. E adesso quanto ci costera', non era più giusto investire sulle nostre linee che sventrare il nostro paesaggio?
Giuseppe, 26-08-2016 12:26

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