Trivellazioni alle Isole Tremiti: gli ambientalisti fanno ricorso al Tar

Legambiente, insieme ad altre associazioni ambientaliste, ha annunciato ieri di aver impugnato al Tar del Lazio il decreto del Ministero dell'Ambiente che autorizza un programma di trivellazioni in mare aperto al largo delle isole Tremiti.

Trivellazioni alle Isole Tremiti: gli ambientalisti fanno ricorso al Tar
Legambiente, insieme ad altre associazioni ambientaliste, ha annunciato ieri di aver impugnato al Tar del Lazio un decreto del Ministero dell'Ambiente che ha autorizzato un programma di trivellazioni in mare aperto al largo delle isole Tremiti. In particolare il decreto, “valutando positivamente la compatibilità ambientale”, ha dato il via libera ad un “programma di indagini sismiche” proposto da Petroceltic Italia srl per “l'individuazione e lo sfruttamento di giacimenti petroliferi sottomarini al largo delle coste abruzzesi, molisane e pugliesi”, nei pressi delle acque che circondano le isole Tremiti. La società Petroceltic Italia è una controllata della irlandese Petroceltic International con interessi nella Valle del Po, nell'Adriatico, nel Golfo di Taranto e nel canale di Sicilia. Secondo le associazioni che hanno presentato ricorso, nel provvedimento del Ministero dell'Ambiente sarebbero presenti “numerosi vizi formali e sostanziali che inducono a dubitare della corretta individuazione e valutazione degli impatti ambientali che verrebbero arrecati all'ambiente marino”. Gli ambientalisti contestano in particolare il fatto che il Ministero non abbia chiesto il parere della Regione Puglia. Legambiente contesta inoltre la mancata valutazione d'impatto ambientale (Via) complessiva per i circa 4.000 chilometri quadrati di mare che ospitano 11 differenti aree di indagine petrolifera, mentre è stata autorizzata solo una Via singola, relativa alla frazione di competenza della Petroceltic. Le associazioni hanno inoltre chiesto al TAR del Lazio “di voler disporre, anche in via cautelare, la rinnovazione del procedimento nel rispetto dei principi di pubblicità e partecipazione”. Legambiente sottolinea infatti che l’utilizzo della tecnica air-gun può costituire una minaccia per i mammiferi marini, come provato dalle perizie necroscopiche eseguite nel dicembre 2009 sui capodogli che si spiaggiarono sulle coste garganiche in seguito a fenomeni di embolia gassosa. “È partita una ‘lottizzazione’ senza scrupoli del mare italiano che non risparmia nemmeno le Aree Marine Protette”, ha commentato il responsabile scientifico di Legambiente Stefano Ciafani. Si tratta, secondo Ciafani, di una “ricerca forsennata” volta all'individuazione e all'estrazione di 129 milioni di tonnellate che, stando alle stime del ministero dello Sviluppo economico, sono recuperabili dal mare e dalla terra italiani. Eppure, sostiene Ciafani, agli attuali ritmi di consumo, tali riserve permetterebbero all’Italia di tagliare le importazioni per soli 20 mesi, con il rischio di compromettere invece per sempre il futuro di intere aree di grandissimo valore naturalistico e turistico. Ad opporsi alle trivellazioni non sono però soltanto gli ambientalisti. Per difendere le Isole Tremiti si terrà domani 30 giugno sul palco di Piazza Pertini, sull’isola di San Domino, un maxi concerto organizzato da Lucio Dalla e al quale parteciperanno anche Renato Zero, Gigi D’Alessio e Irene Fargo. “Il petrolio presente nel sottosuolo – ha affermato Lucio Dalla - è di scarsissima qualità e non vale il rischio di danneggiare questo patrimonio. La difesa delle Tremiti è la vera ragione della sesta edizione del festival”. Nel corso dell’evento verrà poi ricordato come appena un anno fa la marea nera nel Golfo del Messico provocò danni incalcolabili all’ambiente.

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