Combattono per la loro terra a spese della vita: ucciso Vilhalva, leader Guaranì

Ha combattuto insieme alla sua gente per riavere la sua terra, usurpata per ricavare coltivazioni intensive. Ed è stato ucciso. E' morto accoltellato uno dei leader della popolazione Guaranì, nello stato del Mato Grosso. Ambrosio Vilhalva era stato anche protagonista del film Birdwatchers – La terra degli uomini rossi.

Combattono per la loro terra a spese della vita: ucciso Vilhalva, leader Guaranì
E’ stato ucciso Ambrósio Vilhalva, leader della popolazione Guarani; da decenni lottava per garantire al suo popolo il diritto di vivere nella terra ancestrale. La notizia è stata diffusa dall’associazione Survival International che da anni segue e sostiene la lotta dei Guaranì nello stato brasiliano del Mato Grosso. Vilhalva sembra che sia stato accoltellato all’ingresso della sua comunità, nota come Guyra Roká.Nei mesi scorsi aveva ricevuto diverse minacce. Ambrósio aveva recitato il ruolo di protagonista nel pluripremiato film Birdwatchers – La terra degli uomini rossi di Marco Bechis, in cui si racconta la lotta disperata dei Guarani per la terra. Aveva viaggiato in diversi paesi del mondo per raccontare la difficile situazione del suo popolo e spingere il governo brasiliano a proteggere la sua terra così come imposto dalla legge. “Ecco cosa vorrei più di ogni altra cosa: terra e giustizia… Vivremo nella nostra terra ancestrale; non ci arrenderemo mai”, aveva detto. I Guarani di Guyra Roká furono sfrattati dalla loro terra alcuni decenni fa, per mano degli allevatori. Per anni hanno vissuto senza niente, sul ciglio di una strada. Nel 2007 hanno rioccupato una parte della terra ancestrale e ora vivono in un piccolo lembo di quello che prima era il loro territorio. La maggior parte della loro terra è stata spianata per far spazio a enormi piantagioni di canna da zucchero. Tra i principali proprietari terrieri coinvolti c’è anche il potente politico locale José Teixeira. Oggi, ai Guarani non è rimasto quasi niente. Ambrósio si era schierato con forza contro le piantagioni di canna da zucchero che occupano la terra della sua comunità e contro Raízen, una joint venture tra la Shell e Cosan che utilizzava la canna da zucchero per produrre biocarburanti. La campagna che la sua comunità aveva condotto insieme a Survival International aveva costretto la Raízen a rinunciare ad approvvigionarsi della canna da zucchero coltivata nelle terre guarani. “Ambrósio ha combattuto con forza contro le piantagioni di canna da zucchero” ha detto un portavoce Guarani a Survival. “Era uno dei nostri leader più importanti, sempre in prima linea nella nostra lotta. Per questo era minacciato. Era una figura davvero molto importante per la campagna dei Guarani per la loro terra, ma ora l’abbiamo perso.” Fonte: Survival International

Commenti

è l'icona che si oppone al mondo selvaggio del consumismo moderno. Altro che progresso e civiltà. Ancora oggi, gli Stati industrializzati non hanno capito nulla sugli effetti catastrofici della deforestazione, desetizzazione, acidificazione, desertificazione, effetto serra, cataclismi climatici. Una persona sensibile voleva difendere l'ambiente ma qualcuno ha preferito lucrarci distruggendolo. Saluti
Carmelo, 05-12-2013 10:05
Sono veramente addolorata x questa notizia, sostengo i popoli indigeni da sempre e sentire che la loro lotta viene fermata con questi omicidi è veramente sconcertante. Non so come sia possibile in un epoca dove le coscienze si stanno evolvendo e stanno considerando la PACE l'obiettivo del proprio cammino si possa ancora agire così. Spero che questo popolo possa continuare l'opera di Ambrosio.....e che la Pace possa inondare ogni cuore..
josefina, 04-12-2013 05:04
TERRIFICANTE.
Maria-Rossella Maccolini, 04-12-2013 05:04

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