“Il corso dell’ultimo secolo è stato caratterizzato da un uso massiccio di composti chimici tossici. Originariamente questi composti furono sintetizzati per operazioni militari, in altri termini, per uccidere. Più tardi furono riadattati e rivenduti sul mercato per l’agricoltura, facendoci credere che senza prodotti chimici non ci sarebbe stata sicurezza alimentare. Oggi stiamo scoprendo che il sistema agricolo basato sulla chimica e sui combustibili fossili comporta un costo elevato per il pianeta: inquinamento delle acqua, contaminazione del suolo, perdità di biodiversità, gas serra che producono instabilità climatica. I comporti chimici usati in agricoltura danneggiano il nostro intestino, uccidendo i batteri benefici di cui abbiamo bisogno. Qualsiasi malattia cronica può essere collegata alle tossine e al cibo privo di nutrienti. I conglomerati bellici che si arricchirono con prodotti chimici e tecnologie che uccisero milioni di persone durante le due guerre mondiali, continuano ancora oggi ad uccidere, sterminando milioni di specie viventi con la diffusione di prodotti chimici velenosi che distruggono gli ecosistemi avvelenando l’intera rete della vita. Questo gruppo di multinazionali dell’agroindustria, che si sta impadronendo di ogni aspetto possibile della nostra vita con l’unico scopo di ottenere sempre più profitto, lo definisco il cartello dei veleni”.
Questo è l’inizio della prefazione di Vandana Shiva al libro degli orrori di Manlio Masucci dal titolo Pesticide Nation (Terra Nuova edizioni). Le nefandezze, la criminalità del cartello di cui lei parla sono inimmaginabili ed è impressionante la follia che alberga nelle menti di chi senza scrupolo alcuno riempie, terra, aria e acqua di veleni.
Le morti generate a milioni da queste pratiche sono lente ma inesorabili; e non muore solo la gente ma anche animali, piante e la natura in genere. Così come per quello che riguarda altre multinazionali, quando si può disporre di media accondiscendenti e potere politico, tutto è concesso. La beffa oltre il danno è che nel periodo della faccenda covid ci veniva raccontata la favoletta per la quale dovevamo sottostare a restrizioni e procedimenti assurdi, senza il minimo senso o logica, né scientifico, né di altro tipo, per “salvaguardare la nostra salute”. Una salute che è minata tranquillamente ogni giorno e non viene emessa nessuna misura, nessuna prevenzione, niente di niente, a sua tutela. E così continuiamo a mangiare, respirare e bere veleni ma in questo caso è salute, malattie e morti che non interessano. Strani, veramente strani questi due pesi e mille misure a seconda di chi deve fare quattrini vendendoci quello che gli pare. E non ci stancheremo mai di ripeterlo facendo informazione per cercare di scongiurare le prossime “tutele della salute” che di salute tutelano esclusivamente quella delle multinazionali.
Masucci nel suo libro pieno di dati e studi descrive una agricoltura assassina che non dà nessun vantaggio da nessun punto di vista e sfama solo gli azionisti che ne ricavano i profitti. Produce danni e costi perchè inquina e i costi li paghiamo noi, ci fa ammalare e i costi li paghiamo noi e, come se non bastasse, è pure sovvenzionata con i nostri soldi in una apoteosi di pazzia dove paghiamo pure l’assassino per farci fuori.
Qualsiasi atto è teso a favorire il cartello dei veleni, accordi commerciali internazionali, brevetti dei semi (follia pura), lotta contro il biologico, soglie di sicurezza che si innalzano a piacimento o vengono palesemente ignorate, alcuni pesticidi in teoria vietati che vengono comprati illegalmente aggirando quel poco di controlli che ci sono, insetti impollinatori sterminati e poi in Cina si vedono persone che impollinano a mano, Ogm che si cerca in tutti i modi di imporre camuffandoli con altre fantasiose sigle, cibo trattato in tutti i modi quindi senza vita che ha scarsissimo apporto nutrizionale, cibo spazzatura che invade ogni luogo, finti filantropi miliardari che con i loro deliri di onnipotenza malefica fanno danni su danni indossando la maschera dei benefattori.
Una agricoltura assassina che nemmeno conviene perchè ha rese più basse, e quindi costi più alti, rispetto a quella che non usa pesticidi e schifezze chimiche in genere. Purtroppo c’è da rimarcare che queste nefandezze non sarebbero possibili solo grazie alla politica e ai media accondiscendenti; sono possibili anche grazie a chi usa quei prodotti, cioè agricoltori senza coscienza e senza scrupoli che fanno del male a loro stessi, agli altri e ai propri cari, spargendo veleni ovunque quando ormai le alternative sono praticabilissime e costano pure meno. Infatti alla fine del libro si riportano esempi e pratiche che dimostrano che un'altra agricoltura è possibile e assolutamente necessaria. Non resta quindi che intraprendere questa strada levando ogni possibile risorsa e supporto al cartello dei veleni, innanzitutto non comprando più quei prodotti e poi autoproducendosi il più possibile; e queste azioni si possono fare da subito.
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