di
Valentina Vivona
27-05-2013
Celebrare la lentezza, la natura, la cultura locale. Inizia oggi il viaggio di un gruppo di giornalisti nella parte toscana della via Francigena. Il termine del cammino coinciderà con l'inizio della seconda edizione del Festival della Viandanza che si terrà dal 31 maggio al 2 giugno a Monteriggioni, in provincia di Siena.
1600 km a piedi da Canterbury a Roma per diventare arcivescovo. È questo l’itinerario percorso da Sigerico nel 990 d.C.: 79 tappe di circa 20 km al giorno, annotate su un pezzo di carta che diventerà poi la prima guida dell’attuale via Francigena. Un cammino di vallate, boschi e villaggi che attraversa Lazio, Toscana, Liguria, Lombardia, Svizzera, Francia fino oltrepassare la Manica e approdare in Gran Bretagna.
Un itinerario sacro, una strada per sviluppare le relazioni in Europa che è, oggi, un insieme di sentieri interrotti, dimenticati, se non cementificati: l’ultimo tratto da La Storta a Roma corrisponde, infatti, alla Via Trionfale. Sul sito dell’Associazione Europea delle Vie Francigene consigliano addirittura di prendere il treno per evitare il traffico. Tracce di un cammino sbagliato intrapreso dalla società?
Da due anni Itineraria, in collaborazione con la Regione Toscana, organizza il Festival della Viandanza a Monteriggioni, in provincia di Siena, proprio per celebrare chi inverte la propria direzione, spegne la macchina, viaggia lentamente. Per l’edizione del 2013, prevista dal 31 maggio al 2 giugno, gli organizzatori hanno deciso di valorizzare il “Grande Itinerario Culturale Europeo” della via Francigena con quattro viaggi di avvicinamento.
Oggi, lunedì 27 maggio un gruppo di giornalisti si ritrova a Radicofani per iniziare la sua risalita, in cinque giorni, verso Monteriggioni. Sul sito de Il Cambiamento, ogni giorno, sarà pubblicata una nota di viaggio. Un tragitto a ritroso per riscoprire quello che anticamente era concepito come un atto penitenziale: a piedi per riprendere il contatto con il corpo e con la terra, per unire i sentieri. Sperando che Giove sia clemente.
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