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"Un albero è l’idea del tempo, è la sua eternità, la sua longevità". Questa volta Dario Lo Scalzo ci propone la visione de L’uomo che piantava gli alberi di Frédérick Back, tratto dal romanzo di Jean Giono e vincitore del premio Oscar per il miglior cortometraggio d'animazione nel 1988.
Passa il tempo e perdiamo sempre più il concetto di Tempo. Ci sono tempi in cui l’uomo dimentica di essere Natura e della Natura diventa presuntuoso prevaricatore e stupido distruttore. Ci sono tempi in cui si dimentica persino cosa sia la Natura.
Ci sono istinti e significati che si perdono con il passare del tempo, con l’avvento del “progresso” quello che troppo frettolosamente viene venduto come benessere e come qualità del vivere. Ci sono tempi in cui perdiamo il senso della vita che risiede anche nel rispetto dell’ambiente naturale.
Ci sono ancora degli alberi, resistono, sebbene siano sempre meno numerosi e sempre meno rispettati; e gli alberi hanno ancora voglia di parlarci di Bellezza e di segnalarci il livello di pericolo in cui stiamo inconsapevolmente e passivamente appiattendoci.
Ci sono gli alberi che sono il benessere, che cantano, che emanano energia e che ricordano la gratificazione ed il valore di un abbraccio. Ci sono sensazioni ancestrali che lentamente scemano portando via, forse verso altri mondi, certe vibrazioni e certe energie che come esseri umani non riusciamo più a cogliere intorno a noi, disperse e sovrastate dal cemento e dal consumo del suolo.
Nella società moderna gli alberi sembrano divenuti semplicemente elementi di decoro, della scenografia del nostro vivere. Oggi sono lì, forse domani non ci saranno più perché ci sarà da costruire un centro commerciale, una strada, un ponte o perché occorrerà produrre cibo per animali da uccidere o perché occorrerà produrre biocarburanti.
Li guardo, gli alberi, e accarezzandoli penso che essi continuino a rappresentare la magia ed il fascino nonostante la nostra società disattenta. Provate a guardare qualsiasi albero per più di qualche minuto ed immergetevi in quello che ha da dire ed in quello che simboleggia. Un albero è l’idea del tempo, è la sua eternità, la sua longevità. Un albero, radicato nella terra e issato verso il cielo, accogliente verso altri esseri, silenzioso ascoltatore dello scorrere dell’esistenza, è portatore di valori e di diversità, è legame tra l’uomo e l’ambiente, è connessione tra l’ieri, l’oggi ed il domani. E quante cose ancora è un albero.
Piantiamoli, rispettiamoli, abbracciamoli, osserviamoli gli alberi ed educhiamo le nuove generazioni ad apprezzarli e a conviverci interattivamente perché gli alberi sono la 'vita vivente' della Natura. Sensibilizziamo alla loro salvaguardia, al loro rispetto e consideriamoli universo vivo, compagni sani del nostro viaggio esistenziale. Crediamo in loro.
Storie Invisibili propone la visione di un racconto delicato e meraviglioso che esalta la forza dell’iniziativa del singolo, il successo legato alla caparbietà della passione e dell’amore per gli alberi, per la Natura, per l’umanità.
Si tratta di una storia della fantasia che però trova veridicità nella realtà odierna perché simile alla singolare vicenda di Jadav Payeng, l’uomo che in India da solo ha piantato un’intera foresta.
Buona visione e buona diffusione del cortometraggio L’uomo che piantava gli alberi di Frédérick Back tratto dal romanzo di Jean Giono. Vincitore del premio Oscar per il miglior cortometraggio d'animazione nel 1988.
"Se si teneva a mente che era tutto scaturito dalle mani e dall'anima di quell'uomo, senza mezzi tecnici, si comprendeva come gli uomini potrebbero essere altrettanto efficaci di Dio in altri campi oltre alla distruzione".
Leggi anche:
Gli alberi stanno morendo. Cosa possiamo fare?Due anni su una sequoia, la forza di Julia
Commenti
che bel articolo. e che bel cortometraggio! grazie, Dario. marina
marina, 22-08-2012 07:22
Grazie a te cara Marina, grazie per l'attezione e per il tuo commento. Continua a seguirci ;-) ciaoo
Dario, 22-08-2012 10:22
come ha fatto il pastore Bretone
Mimmo, 24-08-2012 04:24
veramente bellissimo, avevo difficoltà a pensare di leggerlo tutto o almeno a non annoiarmi, grazie bellissimo.
arianna :), 16-07-2015 04:16
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