di
Luzia Janett
25-05-2012
“Per distinguere gli amici-vampiri da quelli veri non avrai problemi: quando stai male il vero amico ti porta un mazzo di fiori, quello vampiro ti racconterà che lui sta peggio di te”.
Un vampiro vero e proprio ti succhia il sangue. Un amico-vampiro ti sfrutta. Ti chiama la sera tardi per chiederti un consiglio, tu sei un avvocato e sai aiutarlo. La domenica ti aiuta a svuotare il frigorifero perché non ha fatto le spese. Sapere se qualcuno è un vero amico non è facile. Gli vuoi ancora bene, anche se avete litigato. Forse siete stati amici durante gli studi universitari e ti piace ripensare a questo periodo. Può essere che tempo fa il tuo amico era un tuo cliente e poi avete iniziato ad uscire insieme dopo il lavoro. Può essere che sia stato un vero amico quando ti aiutava ma ora è diventato asfissiante.
Ti ricordi il musical Danza dei Vampiri? Cantavano: “Ciò che ho salvato, vada in rovina. Ciò che ho benedetto, venga distrutto. Solamente il mio veleno è sano. Per vivere devi morire”.
Esistono sanguisughe che vivono in simbiosi con noi, queste usano la medicina alternativa; diluiscono il nostro sangue. Nella loro saliva si trovano due rimedi: il heparin e il hirudin. Chi soffre di flebite ne può approfittare e guarire.
Cerchi un amico? “Tratta tutte le persone come tratteresti un amico”. Questo ed altri consigli ho appreso da un libro di Ralph Waldo Emerson (1802- 83). “Aiuta le persone che si trovano in difficoltà. Invita gente a cena o organizza una festa”. Per distinguere gli amici-vampiri da quelli veri non avrai problemi: quando stai male il vero amico ti porta un mazzo di fiori, quello vampiro ti racconterà che lui sta peggio di te.
“Dobbiamo onorare l’amico fedele. Allontanarci da quello insincero è un dovere”. Johann Christoph Schiller (1759-1805) ha scoperto la necessità di distinguere un amico vero da quello falso. L’amico ipocrita ti risucchia la tua energia. Ti manda tante e-mail per dirti che la sua gatta sta male e che deve andare dal veterinario. “Come stai?” è solo una frase retorica per parlare dei suoi problemi.
La definizione di 'amicizia' di Herb Goldmann: “Gli amici possono rendersi utili a vicenda. Vanno d’accordo perché la relazione aiuta tutti e due. Gli amici con uno scopo comune (come giocare a calcio) vanno d’accordo fino a che si gioca. Il vero amico è quello che ti segue senza scopi. Tu e il tuo amico state in una relazione nella quale non ci sono vincitori nè vinti. Qualsiasi cosa faccia l’altro, tu non hai dubbi che lo faccia a fin di bene. Se il tuo amico viene accusato è come se accusassero te. Se il tuo miglior amico viene condannato a due anni di carcere gli stai accanto. Metti la mano sul fuoco per lui senza chiedergli cosa sia veramente successo. Questa è amicizia”.
Gli amici non si vedono spesso, ognuno pensa per sè. Chiamarlo al telefono solamente per sentirsi è superficiale perché un amico lo senti sempre. Non c’è bisogno di chiedere al tuo amico se preferisce incontrarti al bar o al parco, tu lo sai. Quando ritrovi un amico dopo dieci anni tutto è come è sempre stato e sembra che l’allontanamento non sia mai esistito. Se trovi un vero amico, lo riconosci immediatamente e non è necessario un periodo di prova. Pensandolo ti senti pieno di gioia.
“L’amico-vampiro è come un appendicite acuta,” scrisse un anonimo conoscente dell’argomento. “Il modo migliore è rimuoverlo subito. Una cicatrice rimane, anche il sentimento di vuoto”. Paul Heysel ci ha lasciato ancora un’altra definizione: “Chi non è invidioso della tua fortuna potrebbe essere un vero amico”.
Sei stanco? Senza energia? Ti manca la voglia di fare qualcosa? Prendi un foglio di carta e scrivi tutti i nomi delle persone che chiami 'amico'. Cancella tutti i 'vampiri', anche i loro numeri di cellulare e i loro indirizzi e-mail. Solo due o tre veri e propri amici sono rimasti sul foglio? Godi la vita con loro e fai qualcosa per aiutarli. La tua energia tornerà mille volte più forte di prima.
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