Da quindici anni vive senza soldi

Da 15 anni vive senza soldi. Nel 2000 ha fatto una scelta drastica: lasciare tutto e partire con solo quello che aveva addosso. Ha vissuto in grotte nello Utah, ha mangiato bacche, affrontato ogni tipo di ostacoli. Il libro che racconta la sua storia, "The man who quit money", ha vinto il Grand Prize al Green Book Festival di quest’anno.

Da quindici anni vive senza soldi

Si chiama Daniel Suelo. Dal 2000 ha lasciato tutto ciò che aveva e vive senza denaro, rigettando in toto il sistema capitalistico, abbracciando l’economia del dono, vivendo la terra come bene comune e adottando uno stile di vita che chiamare rivoluzionario nemmeno rende del tutto l’idea. Il suo libro, "The man who quit money", ha vinto il Grand Prize al Green Book Festival di quest’anno. L'edizione italiana si intitola "L'uomo che ha abbandonato il denaro" (Gingko editore).

È americano e ha vissuto persino nelle grotte dello Utah. «Fin da bambino pensavo a vivere senza soldi – spiega Daniel - Nella chiesa evangelica che frequentavo mi chiedevo come mai, se dovevamo tutti seguire Gesù, non mettevamo in pratica i suoi insegnamenti, cioè dare e ricevere liberamente, senza possesso nè denaro. Quando ho lasciato la casa paterna per frequentare il college, ho studiato altre religioni e ho scoperto che tutte insegnavano a disfarsi dei propri beni. Ironicamente, ben pochi praticano la sola cosa che metterebbe d’accordo il mondo». «Osservavo come la natura fosse in equilibrio e senza denaro. Perchè allora non potevamo esserlo anche noi? Da adulto mi sono dedicato a questo approccio più concretamente e con maggior convinzione osservando anche il mondo dell’economia e della politica e traendone motivazione. Questi mondi funzionano forse bene? Chiaramente no. Poi vivere senza soldi mi ha aiutato a guarire dalla depressione di cui soffrivo. Noi siamo abituati ad accumulare ciò di cui non abbiamo bisogno e questo ci genera ansia e paure. Questa è la vera pazzia, non quella di cui soffrivo io».

«Mi ha sorpreso vedere con quanta rabbia la gente mi ha apostrofato a volte – prosegue Daniel – ma poi ho capito che quella non è la vera natura delle persone, è piuttosto la facciata che si sono costruiti. La facciata viene minacciata dalla realtà. Chi vorrebbe mai sentirsi dire che le fondamenta della nostra società  del denaro sono una illusione? Eppure il denaro esiste solo se due o più persone sono convinte che esista. Il denaro non è un elemento fisico, è una convinzione della mente».

«Tanti commentano che le nostre città non funzionerebbero senza il denaro. Io invece dico che funzionerebbero, qui e ora. Proviamo a pensarci. Oggi tra vicini nemmeno ci si conosce, quindi ognuno compra quanto gli serve e lo usa per sé. Ma se noi ci conosciamo e ci mettiamo insieme, allora possiamo condividere tutto, scambiare tutto, anche il tempo e le competenze. Allora le città e la tecnologia comincerebbero ad essere al nostro servizio e non noi al loro».

Daniel Suelo tiene un blog dove campeggia la frase “Un mondo senza soldi, un mondo libero, un mondo senza prezzo”. Ha anche un sito che aggiorna quando trova una biblioteca e una postazione internet.

Non c’è nulla, dunque, di impossibile. Anzi, forse le cose impossibili sono tali solo perchè noi ce ne convinciamo.

 

L'Uomo che ha Abbandonato il Denaro

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